Negramaro, 20 anni in 10 imperdibili eventi live

MILANO (ITALPRESS) – “Sono orgoglioso di noi sei e anche di me stesso. Non sai mai se qualcosa dura, specialmente una band. Sono felice di non essermi guardato intorno quando i giornalisti mi chiedevano quando avrei fatto un disco da solista e di aver vissuto vent’anni bellissimi”. Il frontman dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, apre con queste parole l’incontro stampa del ventennale della band che festeggia con il “n20 Tour”, 9 date tra Terme di Caracalla, Teatro greco di Siracusa e Arena di Verona dal 13 giugno al 24 settembre, e una data speciale il 12 agosto all’Aeroporto Fortunato Cesari di Galatina dal titolo “n20 Back Home”. «E’ un ritorno a casa, un momento unico e irripetibile. Volevamo un posto diverso dagli stadi, lo abbiamo trovato nell’aeroporto di Galatina, che si trova al centro tra Brindisi e Leuca, centro nevralgico della nostra memoria di grande impatto emotivo. Simbolicamente è il nostro ‘Campovolo’, un ‘Apro le ali e volo’ (dal testo di ‘Solo’, nda). E’ riportare un faro lì dove tutto nasce, come hanno fatto Vasco e Liga”, continua Sangiorgi felice che i Negramaro siano stati un veicolo per la conoscenza della Puglia che aiuteranno attraverso la Fondazione Sylva impegnandosi per il riforestamento delle aree nelle quali sono stati abbattuti gli ulivi colpiti da Xylella.

“Quando abbiamo girato il video di ‘Estate’ con Silvio Muccino a Torre Lapillo, tutti ci chiedevano: “Dov’è? Adesso tutti conoscono il Salento”. Accanto a Sangiorgi ci sono tutti i Negramaro: Andro, Lele, Ermanno, Danilo e Pupillo, una famiglia allargata. “Il nostro segreto – continua Sangiorgi – è avere pochi segreti fra di noi. Personalmente ho inseguito il sogno di bambino: quando cantavo a 8 anni, con la sagoma dietro degli U2, pensavo già a una band. Per me la musica è condivisione. A legarci di più sono stati i momenti più oscuri, come il problema di Lele (colpito da emorragia cerebrale nel 2018, nda). Ognuno di noi trova nell’altro una luce da condividere, insieme diventiamo come le luminarie di Sant’Oronzo”. “Credo che a salvarci in questi anni sia stato quell’alone di incoscienza che ci ha permesso i piccoli grandi salti, come quello di essere la prima band italiana a suonare a San Siro”, riflette Danilo.

“Proporre San Siro alla nostra agenzia mentre vivevamo tutti insieme a Parma a Casa 69 è stato come giocare d’azzardo. Ma noi eravamo così convinti da non farci smontare dall’eventualità del flop”, aggiunge Lele Spedicato. I ringraziamenti alla Sugar (rappresentata da Caterina Caselli e Filippo Sugar seduti in prima fila) li fa Pupillo ricordando “la strana forma di investimento” della casa discografica che “ha preso questi 6 ragazzi e li ha mandati prima a San Francisco e poi a Toronto a confrontarsi con il mondo per ben 3 mesi alla volta”. Guardo al futuro Andro: “Credo che sia il momento di riaffilare la lama, siamo riusciti a guardare indietro per andare avanti in maniera più veloce”. Oltre al tour dei vent’anni e alla data speciale ricca di ospiti – Elisa, Fiorella Mannoia, Madame, Diodato, Malika Ayane, Rosa Chemical, Aiello, Ariete, Samuele Bersani, Niccolò Fabi e altri ospiti a sorpresa (“Tutti canteranno una hit dei Negramaro cui sono legati e stiamo cercando di convincere la Caselli”) -, i Negramaro stanno già lavorando al futuro. “Questo è un punto di ripartenza. Si pensa sempre alla celebrazione come qualcosa di statico, ma mentre prepariamo la festa, stiamo già pensando al dopo. Per noi la musica è vita, non marketing. Abbiamo cominciato perché avevamo voglia di suonare e da quella ripartiamo”.
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foto: ufficio stampa Negramaro

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