Europei, Abbadini sesto e Casali nono all around

ANTALYA (TURCHIA) (ITALPRESS) – Dopo l’oro a squadre maschile e l’argento femminile nelle prime giornate di gare, due azzurri chiudono nella top ten europea nella finale di artistica al termine della terza giornata degli Europei di ginnastica di Antalya. La sezione maschile guidata da Giuseppe Cocciaro piazza altri due atleti nel gotha dell’artistica. Il bergamasco Yumin Abbadini con il totale di 82.164 si piazza al sesto posto nella classifica all around individuale, a meno di un punto dal podio. Il ventunenne della Pro Carate, alla sua seconda partecipazione dopo Monaco di Baviera e alla prima da generalista, completa il giro sui sei attrezzi senza particolari errori, migliorando di tre posizioni rispetto al nono posto di ammissione. Assente il numero uno uscente, il britannico Joe Fraser, il titolo va al turco di origini egiziane Adem Asil, con il personale di 84.965.
In assenza di Fraser, le speranze d’Oltremanica erano riposte nel giovane Jake Jarman, che conquista l’argento con un totale di 83.463. L’ucraino Ilia Kovtun è giunto nell’ultima rotazione al quinto posto. Con una sbarra da sogno però, il diciannovenne di Cherkasy, in forza nel 2022 alla PGF di Ferrara, è riuscito ad agguantare il bronzo, proprio in extremis. Si tratta di un bis, perchè lo stesso piazzamento l’aveva già centrato a Basilea nel 2021. Sesto dunque Abbadini, nono l’altro italiano in gara, Lorenzo Casali. Solo la FGI e la federazione elvetica possono vantare due ginnasti tra i migliori dieci del vecchio continente. Il talento della Giovanile Ancona migliora a sua volta il ranking di ammissione, undicesimo, e con il complessivo sui sei attrezzi di 81.132 si mette a ruota dell’altro svizzero, Florian Langenegger, e del tedesco Pascal Brendel. Abbadini, seguito da Busnari, è atteso sabato da una final eight proprio nell’attrezzo che fece grande il suo coach. Solo Gianmatteo Centazzo e lo stesso Alberto Busnari, argento a Lubiana 2004 e bronzo a Patrasso 2002 e a Montpellier 2015, avevano disputato una finale europea al cavallo con maniglie prima di Yumin. “Sì però non eseguirò il ‘Busnarì nel mio esercizio – confessa l’azzurro di Bergamo, riferendosi all’elemento inventato dal suo allenatore – Quando ho iniziato a fare ginnastica il mio mito era Kohei Uchimura. Oggi non mi ispiro a nessuno, cerco di esprimere la mia ginnastica. Amo soprattutto cavallo e sbarra, ma devo migliorare ad anelli e volteggio. Non pensavo proprio, quando mi sono avvicinato a questo sport, che sarei arrivato a certi livelli”. Sulla stessa lunghezza d’onda Casali che ricorda i suoi esordi: “Ho cominciato tardi, a dodici anni, e prima era più che altro una passione dei miei genitori. Adeso è diventata la mia vita. Siamo campioni d’Europa e forse ancora non ce ne siamo resi conto. E’ bello che i grandi degli altri paesi vengano da te per complimentarsi e ti guardino con ammirazione. Io non ho altre gare in programma ma i miei compagni sì. Farò il tifo per loro e secondo me ci divertiremo ancora. I Giochi Olimpici? Intanto ci dobbiamo qualificare, ai Mondiali di Anversa. Poi si vedrà. Fosse per il nostro DTN, Giuseppe Cocciaro, saremmo già sul podio di Parigi. Lui era sicuro dell’oro ad Antalya. Chissà, magari avrà ragione anche la prossima volta”.
– foto ufficio stampa FGI –
(ITALPRESS).

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