Tensione in Medio Oriente, Israele bombarda sud Libano e Gaza

ATTACCO AEREO ISRAELIANO TRA LA STRISCIA DI GAZA E L'EGITTO (090502) -- GAZA, May 2, 2009 ) -- Smokes rise on the border line between the Gaza Strip and Egypt after Israeli jets bombed underground smuggling tunnels in Rafah town, southern Gaza Strip, May 2, 2009. An Israeli army spokesman confirmed the airstrikes on Rafah tunnels. Three Palestinians were wounded in these strikes. (hdt) (Gaza - 2009-05-02, Photoshot) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

MILANO (ITALPRESS/MNA) – Sale ai livelli di guardia la tensione in Medio Oriente, dove nella notte Israele ha bombardato con violente esplosioni il sud del Libano, dal quale nella giornata di ieri erano stati lanciati dei razzi, ritenuti palestinesi, nei confronti dello stato ebraico. Un massiccio raid aereo è iniziato intorno alle ore 3 italiane, a cominciare dalla regione di Tiro, territorio sud-libanese, fino alla striscia di Gaza. Sono oltre dieci i siti di Hamas colpiti secondo quanto riporta l’aviazione israeliana. Le Forze di difesa israeliane hanno fatto sapere di aver colpito obiettivi militari, gallerie e depositi di armi di Hamas nel territorio di Gaza. Un portavoce militare ha inoltre aggiunto che il sistema di difesa aereo ha intercettato all’alba altri razzi di Hamas, ricordando che “lo Stato del Libano è responsabile di ogni aggressione proveniente dal suo territorio”. Il premier Netanyahu aveva subito minacciato una pronta risposta agli attacchi di ieri in Galilea: “Colpiremo i nostri nemici e pagheranno un prezzo per ogni loro azione”, ritenendo Hamas responsabile dei 34 missili lanciati dal Libano e dei cinque razzi piovuti dalla striscia di Gaza verso Israele nel giorno di apertura della Pasqua ebraica. Netanyahu ha anche avvertito che non consentirà ad Hamas di “operare dall’interno del Libano”. Un attacco massiccio che Israele ha considerato il più grave fin dal 2006, e per il quale Netanyahu aveva prontamente convocato il gabinetto di sicurezza e il ministro della Difesa Yoav Gallant in una riunione con gli alti ufficiali dell’esercito, che non escludono inoltre un coinvolgimento dell’Iran. Cresce così inevitabilmente la tensione. Unifil, la Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite, però, rassicura dopo aver sentito le parti: “Israele e Libano non vogliono una guerra”. In Libano, intanto, è giunto ieri il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per una serie di impegni istituzionali in un momento delicato per il sud del paese. Dopo aver incontrato il primo ministro della Repubblica libanese Najib Mikati, rimarcando “il forte legame di amicizia” tra Italia e Libano, Crosetto ha ribadito che “l’impegno italiano per la stabilità regionale proseguirà”. Questa mattina, il ministro ha incontrato a Beirut il Generale Aoun, Comandante delle Forze Armate libanesi: “Le Forze armate libanesi sono fondamentali per stabilità e sicurezza – ha dichiarato – L’Italia continuerà a fornire il proprio supporto nei rapporti bilaterali e in ambito Unifil”.

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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