TRIESTE (ITALPRESS) – Massimiliano Fedriga ha stravinto le elezioni, riconfermandosi Presidente del Friuli Venezia Giulia. Concluso lo spoglio nelle 1360 sezioni, il candidato del centrodestra si è imposto con 314.826 voti, pari al 64,24%. Massimo Moretuzzo, candidato del centrosinistra e M5S con 139.018 voti si attesta al 28,37%. Giorgia Tripoli di “Insieme Liberi per il Friuli Venezia Giulia” con 22.839 voti si è fermata al 4,74% e Alessandro Malan (Azione-IV,+E) con 13.374 al 2,73%.
Le consultazioni regionali del Friuli Venezia Giulia, che hanno portato alla conferma del presidente Massimiliano Fedriga, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Fedriga, Autonomia Responsabile e Lega vedono, per quanto riguarda i risultati di lista, la Lega laurearsi prima forza politica, davanti a Fratelli d’Italia e alla Lista Fedriga.
Ecco i risultati percentuali di lista completi dell’intero collegio regionale, diffusi dal Servizio Consiglio Autonomie locali ed Elettorale della direzione centrale Autonomie locali e Coordinamento delle riforme: Lega 19,02 per cento (75.120 preferenze); Fratelli d’Italia 18,13 per cento (71.620 preferenze); Lista Fedriga 17,74 per cento (70.084 preferenze); Partito Democratico 16,49 per cento (65.143 preferenze); Forza Italia 6,67 per cento (26.329 preferenze); Patto per l’Autonomia 6,29 per cento (24.829 preferenze); Insieme Liberi 3,98 per cento (15.712 preferenze); Azione, +Europa, Italia Viva 2,75 per cento (10.867 preferenze); Movimento 5 Stelle 2,4 per cento (9.486 preferenze); Alleanza verdi sinistra 2,03 per cento (8.029 preferenze); Autonomia Responsabile 1,97 per cento (7.763 preferenze); Open Sinistra Fvg 1,51 per cento (5.957 preferenze);
Slovenska Skupnost 1,02 per cento (4.016 preferenze).
Un successo ancor più netto delle previsioni per la coalizione di Centrodestra e per la lista che porta il suo nome. Massimiliano Fedriga riassume così una giornata elettorale che non potrà dimenticare e che a suo modo è già entrata nella storia, dal momento che a nessun presidente della Regione era finora riuscito di fare il bis. “Non mi aspettavo – ha commentato a caldo il riconfermato governatore del Friuli Venezia Giulia, in apertura della conferenza stampa organizzata nell’aula del Consiglio regionale di piazza Oberdan – un risultato di queste proporzioni. E proprio per questo motivo sento il peso di rispondere all’enorme fiducia che mi è stata tributata dai cittadini, senza facili promesse e guardando al lungo periodo, non alla prossima scadenza elettorale. Cercherò di dimostrare ancora – ha ribadito Fedriga – che si può fare buona politica senza facili promesse elettorali: il mio unico obiettivo è guardare in prospettiva e lasciare tra 5 anni una Regione che abbia fatto altri importanti passi avanti”.
Dunque niente promesse sui primi 100 giorni né annunci di misure specifiche: “Continuerò semplicemente a lavorare come ho fatto negli ultimi 5 anni”.
Tornando all’esito del voto – che alle battute finali dello scrutinio vedeva una percentuale attorno al 64% per il candidato del Centrodestra – rispondendo alle domande dei giornalisti Fedriga ha confidato che si era posto per la sua lista “l’obiettivo, o forse solo la speranza, di un risultato in doppia cifra, attorno al 10 per cento. Abbiamo ottenuto invece numeri ben superiori: evidentemente la lista ha centrato l’obiettivo di recuperare consenso da chi aveva apprezzato il nostro lavoro ma magari non si riconosceva nei partiti tradizionali. Ma tutti i partiti della coalizione – ha voluto sottolineare il presidente – hanno avuto un ottimo risultato: Forza Italia ha tenuto, Fratelli d’Italia è cresciuta moltissimo rispetto al 2018, la Lega è andata al di là delle aspettative”.Incalzato dai giornalisti sull’assetto della futura Giunta, Fedriga ha annunciato che si prenderà qualche giorno di pausa “prima di incontrare le forze politiche che mi hanno appoggiato”.
E i futuri incarichi di governo “saranno decisi non solo in base ai voti di preferenza ricevuti, ma anche alle competenze: i partiti sono consapevoli che una Giunta forte è a vantaggio di tutti”. Sarà oggetto di confronto con i partiti anche l’ipotesi di chiedere ai nuovi assessori di dimettersi dal Consiglio.
Rispetto ai progetti-chiave del nuovo mandato, Fedriga ha citato “gli investimenti su Porto Vecchio a Trieste e l’azione per attrarre investitori internazionali in Fvg”, ma ha voluto ricordare anche “la norma sull’attrazione dei talenti che abbiamo sviluppato con l’assessore Rosolen e le misure sulla famiglia: nel 2022 abbiamo avuto, sia pure di poco, più nati rispetto all’anno precedente, e spero che questo rappresenti un piccolo germoglio”.
Quanto alle riforme dei meccanismi elettorali, il governatore rieletto ha garantito che “a livello di Conferenza delle Regioni c’è un consenso quasi unanime sulla proposta del terzo mandato per i presidenti”, ribadendo l’apertura a superare il vincolo del terzo mandato per i consiglieri regionali. La nuova legislatura potrebbe perciò produrre una riforma complessiva, che comprenderebbe anche la doppia preferenza di genere, “una novità che avevamo già inserito nel nostro pacchetto di proposte ai gruppi di Opposizione. Ribadisco che siamo disposti a ragionare con le minoranze, purché non si utilizzino le proposte per fare propaganda”. Al neo presidente è stata chiesta anche un’opinione anche sull’astensionismo in crescita: “Me ne rammarico – ha risposto – anche se abbiamo tenuto meglio rispetto ad altri territori. Spero che lo stile della campagna elettorale, basata sui contenuti e senza aggressioni e attacchi personali anche grazie agli altri tre candidati, abbia contribuito a contenere il calo dei votanti”.
Fedriga ha risposto anche ad alcune domande sui rapporti con la Slovenia e sul peso della rappresentanza della minoranza slovena in Consiglio: “Abbiamo già molti tavoli bilaterali con la vicina Repubblica e vorrei rafforzarli: la nostra forza sta nella collocazione geografica e nel rapporto con i popoli vicini.
Quanto alla rappresentanza in Aula, io la svincolerei dall’appartenenza all’una o all’altra coalizione”. Dopo aver rivelato che il presidente del Veneto, Luca Zaia, gli aveva da poco telefonato per complimentarsi, il presidente rieletto ha ribadito il suo appoggio a Pietro Fontanini, candidato sindaco a Udine, e ha assicurato che, nel caso si dovesse arrivare al ballottaggio per la guida del municipio, non mancherà di sostenerlo pubblicamente recandosi a Udine.
foto: ufficio stampa regione Friuli Venezia Giulia
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