ROMA (ITALPRESS) – “Il danno non è solo economico, ma culturale, perché i giovani si disabituano molto all’utilizzo della musica italiana, e questa è la cosa che ci preoccupa di più”.
Lo ha detto il presidente della Siae, Salvatore Nastasi, nel corso dell’audizione davanti le commissioni riunite Cultura e Trasporti, in merito al mancato accordo tra la società Meta e la Società italiana degli autori ed editori, dopo che il contratto in essere è scaduto lo scorso 16 dicembre. Nastasi ha aggiunto di aver chiesto “un sostegno al Governo e al Parlamento” per “trattare con Meta alla pari”, e ha richiamato la direttiva europea “Barnier” che mette sullo stesso piano utilizzatori e piattaforme. Da questa direttiva, ha proseguito Nastasi “un colosso come Meta deve trattare con Siae. La Siae vuole informazioni su Meta per stabilire le giuste richieste economiche. Informazione che finora da Meta non sono arrivate. E’ arrivata solo una richiesta unilaterale da parte loro, pena l’inammissibilità di accedere sulle piattaforme della società ai contenuti protetti dalla Siae”.
“La trattativa non si è mai interrotta, anche quando siamo stati messi con le spalle al muro. Se domattina Meta ci dice rimettiamoci al tavolo per arrivare a un accordo io sono felicissimo. Noi non ci siamo mai alzati dal tavolo delle trattative, anzi speriamo che questa trattativa prosegua” ha aggiunto il presidente della Siae. “Noi da Meta non abbiamo mai ricevuto dati sui bilanci, fatturati, senza i quali non siamo in grado di negoziare il prezzo da pattuire per l’utilizzo dei contenuti Siae”. Nastasi ha sostenuto che con Youtube l’accordo è stato raggiunto, dopo che la società di Google, ha presentato i dati richiesti dalla Siae, nell’ottica della nuova direttiva europea Barnier.
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