LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Polemiche a Malta per le dichiarazioni del primo ministro Robert Abela sulla magistratura.
Abela ha respinto la richiesta dell’opposizione di dar vita a una commissione d’inchiesta pubblica sulla morte di un giovane di 20 anni in seguito al crollo di un edificio avvenuto il 4 dicembre scorso, e ha invece esortato il magistrato inquirente a concludere il processo “senza ulteriori indugi”.
L’opposizione nazionalista e l’Associazione degli studenti di giurisprudenza hanno condannato le dichiarazioni del primo ministro. L’opposizione lo ha definito “irresponsabile, ingiustificabile, vuole solo scaricare la responsabilità politica” della morte del giovane. L’Associazione degli studenti di giurisprudenza ha affermato che le osservazioni del primo ministro indeboliscono l’autonomia della magistratura maltese, spiegando che mentre l’inchiesta penale si occupa del reato, quella pubblica è volta a identificare potenziali problemi amministrativi.
L’Associazione della Magistratura e i magistrati stessi non possono pronunciarsi su questioni relative a processi pendenti, ma un giudice della Corte Suprema ha definito “vergognoso” il ritardo in una causa avviata da una società maltese nei confronti di una società di catering italiana fallita con un debito di quasi 100.000 euro.
Il giudice ha inoltre criticato il governo per non aver fornito le risorse necessarie al sistema giudiziario per funzionare efficacemente e rendere giustizia entro un tempo ragionevole. Ha aggiunto che il numero di giudici e magistrati in carica è rimasto molto inferiore a quello di qualsiasi altro Stato europeo e il personale è in costante calo a causa dei magri stipendi offerti a coloro che lavorano nei tribunali.
Sia l’opposizione che l’Associazione degli studenti di giurisprudenza hanno fatto eco alle critiche.
– foto Department of Information Malta –
(ITALPRESS).