ROMA (ITALPRESS) – Dal 2016 al 2022 sono in aumento dell’83% le Dichiarazioni Sostitutive Uniche presentate all’Inps per il rilascio della certificazione Isee, passando da 5,9 milioni nel
2016 a 10,8 nel 2022. Lo comunica lo stesso Istituto, ricordando che dal 2020 la DSU può essere presentata anche in modalità precompilata: la dichiarazione contiene alcuni dati precompilati, forniti da Agenzia delle Entrate e da Inps, così da velocizzare il processo di attestazione del valore Isee. La percentuale di DSU presentate in modalità precompilata, sul totale delle pervenute, è stata nell 2020 pari al 9%, nel 2021 è salita al 10%, fino a raggiungere il 13% nel 2022.
Osservando la distribuzione territoriale delle DSU presentate nel corso del periodo 2016-2022, l’Inps fa sapere che le dichiarazioni sono più numerose nelle regioni del Sud e delle Isole; seguono le regioni del Nord e infine quelle del Centro.
L’andamento delle dichiarazioni non cambia nel 2022: il 43% delle DSU sono state, infatti, presentate nelle regioni del Sud e delle Isole, il 38% in quelle del Nord ed, infine, il 19% in quelle del Centro. Il valore Isee, come già osservato, segue un andamento decrescente da Nord a Sud, con valori che vanno dai 17mila euro al Nord a 16mila euro nel Centro e 12mila euro per le regioni del Sud e delle Isole.
Riguardo al valore Isee medio regionale, i dati più alti si registrano nelle regioni del Nord: il Trentino-Alto Adige raggiunge il valore Isee più alto a livello nazionale (21.352 euro), mentre la Liguria, con 15.600 euro, presenta il valore più basso tra le regioni del Nord. Seguono le regioni del Centro, con la Toscana, che raggiunge i 17.436 euro, detenendo il primato del
valore più alto tra le regioni del Centro, e il Lazio con 14.959 euro, ultimo in classifica.
Le regioni del Sud, infine, presentano i valori Isee più bassi: l’Abruzzo con 14.903 euro è la regione con i valori più alti, mentre la Calabria, con 10.490 euro, presenta il valore più basso a livello nazionale.
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