MOURINHO HA FATTO INNAMORARE ROMA

Colpo di vita. Ho voluto provare in diretta – e in persona – l’Emozione Mourinho. Ed è bastato entrare all’Olimpico festoso con sessantamila in divisa e Venditti nella voce per capire che Mou ha fatto un’altra magia. Non si era ancora spenta la rabbia (social) di un manipolo di pretoriani rosicanti per la sconfitta di Coppitalia ad opera della Cremonese e i romanisti sani s’erano mossi ugualmente a legioni con tutte le armi e gli arnesi del tifo come se la Roma dovesse affrontare l’odiato Liverpool (faccio per dire) non l’Empoli modesto e tuttavia appena visto spavaldo e vincente con l’Inter. E infatti volevo vedere anche Baldanzi, il castigamatti di Inzaghi. (Bello, dinamico, si farà). A domanda rispondo: è quasi una Rometta con infortunati e Zaniolo imperversante, sarà difficile vederla vincere. In pochi minuti due assist di Dybala e due gol firmati Ibanez e Abraham. La storia è finita, la musica continua.
Questo è Mourinho, ha fatto innamorare Roma. Il resto è Cassano, mille Cassano Boys che sparano sentenze come se sapessero di calcio: la loro è una favola pedestre, frequentano uno stadio giusto per farsi vedere, così come Fantantonio ha vissuto la sua avventura intingendo la penna e la voce nel ridicolo. Al confronto Balotelli è un genio. Sta per raggiungerlo in Turchia Zaniolo. Aspetto che un pirla scandalizzato protesti: esportiamo cervelli! Cervelli. E per fortuna importiamo Mourinho. L’alternativa.
Mi sono aggrappato al portoghese perchè il campionato è ormai del Napoli e chi l’insegue fa giusto la mossa. Il derby di San Siro (che Iddio ce lo confermi, San Siro) è cosa loro, fenomeno glocale: non emoziona il mondo, non conta niente, sì, soddisfa l’Inter, ma quanto hai buttato, caro Simone. Resta appena la gioia di Lautaro, dote di un campione del mondo. E il Milan, povero Milan, è ben poca cosa, caro Pioli. Cos’è successo non l’ho ancora capito. Aspetto un intellettuale che dica: “Nikefobia”. Paura di vincere. Me lo devi spiegare tu.
Non parlo più della Juve fino a sentenza definitiva. Qualcuno l’ha sospesa a campionato in corso. Falsandolo. A fine torneo sarebbe andato tutto ok. Così la Sentenza Afflittiva non condanna solo la Juve, ma tutto il calcio italiano. Afflittiva? Non vorrei – in veste di italico complottista – che fosse un modo per salvarla…

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