La carta di debito è uno strumento sempre più diffuso all’interno dei nostri portafogli ma, nonostante ciò, ancora oggi molti italiani non hanno la giusta consapevolezza di cosa sia, di quali siano le sue caratteristiche e del perché è essenziale averne una sempre con sé.
Cerchiamo allora di comprendere che cos’è la carta di debito, quali sono le sue caratteristiche e come la puoi usare correttamente!
Carta di debito e carta di credito
La prima cosa che vogliamo condividere è la differenza sussistente tra la carta di debito e la carta di credito, che costituiscono certamente i due “opposti” degli strumenti transazionali di pagamento (per quanto, in verità, esistano altesì delle carte “ibride”, delle forme intermedie tra tali strumenti).
In sintesi:
- la carta di debito è così chiamata perché ogni operazione che effettui con essa finirà con l’essere immediatamente addebitata sul tuo conto corrente; ci sono anche le carte di debito prepagate, che hanno un funzionamento simile alle carte di debito tradizionali, con la differenza che in questo caso le operazioni sono addebitate sul saldo residuo della carta stessa;
- la carta di credito è invece così chiamata perché le operazioni effettuate con la stessa tessera non vengono addebitate sul conto corrente bancario con immediatezza, ma costituiscono una sorta di “prestito” che l’ente creditizio che ha concesso la carta elargirà al suo utilizzatore. L’addebito viene così posticipato in futuro, in un’unica soluzione o con un piano rateale.
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Ma allora è meglio la carta di credito o la carta di debito?
In linea di massima… dipende!
La carta di debito dovrebbe rappresentare lo strumento “standard” per le proprie operazioni di consumo. Il suo utilizzo non costa nulla e, inoltre, permette di avere sempre sotto controllo la propria contabilità.
Di contro, è meglio riservare l’uso della carta di credito, quale vera e propria riserva di liquidità aggiuntiva, a qualche esigenza più specifica, o in quei momenti in cui si ha bisogno effettivamente di un credito.
Tieni in considerazione che spese e tassi delle carte di credito sono piuttosto elevate (sicuramente, più alti di quelli dei prestiti personali o del credito al consumo), e che quindi sarebbe sbagliato intendere questo strumento come una sorta di credito cui ricorrere con troppa frequenza.
Cosa si può fare con la carta di debito
Comunemente si tende a parlare di carta di debito come “bancomat”. Ma è realmente così?
Probabilmente… si. Ma giova anche in questo caso compiere un piccolo dettaglio terminologico, al fine di non commettere degli errori interpretativi.
La carta di debito può infatti essere “aziendale”, o una vera e propria carta bancomat.
Nel primo caso parliamo di una carta di debito che può essere utilizzata solamente nei circuiti dell’azienda che l’ha rilasciata, ed esclusivamente per operazioni di prelevamento dagli sportelli automatici della stessa banca che l’ha erogata, e per operazioni informative, come la consultazione del saldo e dei movimenti di conto corrente.
Nel secondo caso parliamo invece di una carta di pagamento che può essere utilizzata in tutto il sistema bancario, in ogni sportello automatico abilitato e, inoltre, per tutti i pagamenti presso i POS (point of sale) abilitati al proprio circuito.
Dunque, quando parliamo di una carta di debito generalmente parliamo di una carta bancomat che consente di effettuare operazioni di:
- informativa, con consultazione di saldo del conto corrente e lista ultimi movimenti;
- prelevamento da tutti gli sportelli automatici abilitati, entro i limiti concordati in contratto;
- pagamenti in tutti i POS abilitati, anche in questo caso entro i limiti concordati nel contratto;
- pagamento elettronico di bollette, ricariche cellulari e tanto altro ancora.
Il costo della carta di debito è spesso assente, o incluso nel contratto di conto corrente. Un’altra buona ragione in più per potersi dotare di questo strumento di pagamento e massimizzare così la possibilità di gestire comodamente i soldi presenti sul proprio conto corrente!