La letteratura italiana è una delle perle della cultura mondiale. È sufficiente pensare ai tanti nomi illustri che, nel corso dei secoli, hanno costruito foglio dopo foglio la storia della nostra straordinaria Nazione. Qualche esempio? Si pensi a letterati quali Alessandro Manzoni, Giovanni Verga o ai “contemporanei” Italo Svevo e Luigi Pirandello. Uomini che hanno segnato un’epoca. Le loro opere sono infatti tesori intramontabili che chiunque dovrebbe conoscere.
La vastità del nostro patrimonio letterario è immensa. A mero titolo illustrativo, in questo articolo suggeriremo cinque libri italiani da leggere almeno una volta nella vita.
I promessi sposi di Alessandro Manzoni
I Promessi sposi è un romanzo storico, ambientato nel XVII secolo in Lombardia, durante il dominio spagnolo. Il testo si basa su una rigorosa ricerca compiuta dal Manzoni. Alcuni episodi, come le vicende della monaca di Monza e la Grande Peste del 1629–1631, si fondano su documenti d’archivio e su cronache dell’epoca. Il romanzo è considerato non solo un capolavoro della letteratura nostrana, ma anche un’opera che ha contribuito alla nascita della lingua italiana odierna.
I promessi sposi è anche considerata l’opera più rappresentativa del Romanticismo italiano. La sua fortuna, è dimostrata dai numerosi riadattamenti che ha ispirato a livello artistico, partendo dal teatro fino alla fumettistica.
Rosso Malpelo e altre novelle di Giovanni Verga
Le novelle del Verga sono forse meno conosciute rispetto al più noto romanzo veristico I Malavoglia. Suggeriamo in particolar modo la lettura di Rosso Malpelo. La novella è stata pubblicata per la prima volta nel 1878, per poi essere inserita nella raccolta intitolata Vita dei campi.
Rosso Malpelo è il soprannome dato a un adolescente per il colore dei suoi capelli. La storia racconta di come il giovincello appaia cattivo e ribelle agli occhi di tutti, pur essendo in realtà vittima dei maltrattamenti altrui.
Attraverso la figura di Rosso Malpelo, Verga descrive in maniera puntuale lo sfruttamento delle classi disagiate nella Sicilia del XIX secolo. “Morte” e il paragone tra “uomo e oggetto” sono i tra i temi ricorrenti nella trama dell’opera.
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello
Tra i temi portanti del romanzo di Luigi Pirandello “Il fu Mattia Pascal“, ricordiamo l’inettitudine, la crisi d’identità, il relativismo, il gioco d’azzardo e lo spiritismo.
Perché Mattia Pascal decide di cambiare nome? Il motivo è semplice: il protagonista vorrebbe dare una svolta al proprio destino, cercando di far perdere le sue tracce, allontanandosi da una società malata, del tutto simile a quella attuale.
La coscienza di Zeno di Italo Svevo
La coscienza di Zeno è un romanzo psicoanalitico di Italo Svevo, ispirato alle idee di Sigmund Freud. Protagonista è Zeno Cosini, un ricco triestino che per liberarsi dal vizio del fumo si sottopone a un trattamento consistente nel mettere per iscritto la propria vita.
Il romanzo si configura quindi come l’analisi della psiche di Zeno, persona che si sente malata e inetta ed è costantemente alla ricerca di diversivi per placare il suo malessere interiore.
La Divina Commedia di Dante Alighieri
Un altro capolavoro che ogni italiano dovrebbe leggere almeno una volta nella vita è “La Divina Commedia” di Dante Alighieri. Quest’opera è considerata uno dei pilastri della letteratura mondiale ed è fondamentale per la cultura italiana. La narrazione dell’aldilà diviso in Inferno, Purgatorio e Paradiso è ricca di simbolismo e di significati filosofici e teologici che rimangono attuali.
Leggerlo è come intraprendere un viaggio che esplora l’intera gamma delle emozioni e dei pensieri umani, dalla disperazione più oscura alla redenzione e alla luce divina.