VENEZIA (ITALPRESS) – Questa mattina è stato illustrato a Ca’ Farsetti l’University Open Sport Day l’iniziativa frutto della collaborazione tra il Comune e le università cittadine con la collaborazione del Cus Venezia. Un gioco di squadra tra enti e istituzioni per mettere in campo un fitto programma di iniziative che giovedì 10 novembre consentirà a studenti, professori ma anche alla cittadinanza di vivere una giornata all’insegna dello sport. Attività pratiche pensate per la conoscenza, l’approfondimento e la divulgazione della pratica sportiva nelle sedi universitarie del Centro storico e della Terraferma, ma anche incontri formativi con l’obiettivo di creare momenti di incontro e di condivisione, con un’attenzione particolare alla scoperta della città, soprattutto per gli studenti fuori sede.
A presentare i contenuti dell’evento sono stati il vicesindaco e assessore allo Sport, Andrea Tomaello, l’assessore comunale ai Rapporti con l’Università, Paola Mar, la prorettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Caterina Carpinato, il rettore dello Iuav, Albrecht Benno, il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, Michele Casarin, il presidente del Conservatorio musicale Benedetto Marcello, Fabio Moretti e il presidente Cus, Centro Universitario Sportivo, Massimo Zanotto e Maurizio Carlin della direzione Sviluppo, promozione della città e tutela delle tradizioni del Comune di Venezia. Nel corso della conferenza è stato anche sottoscritto l’accordo tra Cus, Accademia delle Belle Arti e Conservatorio Benedetto Marcello, che consentirà ai professori e agli studenti delle due istituzioni di usufruire degli spazi del Centro universitario sportivo.
“L’iniziativa è un segnale importante che conferma il forte legame instaurato tra la Città e le istituzioni universitarie, che in questa edizione zero dell’evento si esplicita attraverso lo sport – ha spiegato Mar – Lo sport è sempre stato veicolo di pace, credo che sia il messaggio più importante da lanciare nel particolare momento che il mondo sta attraversando. Vorremmo che questa giornata diventi un appuntamento fisso, un’ulteriore occasione per i tanti studenti fuori sede, e non, i residenti e i professori di incontrarsi e vivere la città, conoscerla grazie al grande lavoro di sinergia portato avanti dal Comune, con le università cittadine, il Cus e le altre realtà coinvolte nell’organizzazione dell’Open Sport Day, un’iniziativa che si fonda e ripercorre fedelmente i principi di Study in Venice”.
Sull’importanza della sinergia tra enti e istituzioni ha posto l’accento il vicesindaco e assessore allo Sport, Andrea Tomaello: “L’iniziativa che illustriamo oggi ne è testimonianza, una collaborazione che oggi si pone sullo sport ma che in futuro potrà spaziare su altri ambiti. L’obiettivo è coinvolgere gli studenti in tutte quelle attività che anche l’Amministrazione propone per farli sentire parte della città e rafforzare la cultura del rispetto del territorio”. Tomaello ha poi evidenziato l’attenzione posta sul fronte delle infrastrutture sportive presenti sul territorio “per garantire nuovi spazi all’aperto dove i giovani possano praticare l’attività sportiva”.
“Sarà una giornata dedicata alla pratica dello sport – ha aggiunto Zanotto – ma questo evento offre un più ampio programma con incontri formativi di sicuro interesse e pensati per pubblici differenti. Le attività proposte sono mirate a far conoscere la città, altre affrontano anche il tema dell’ambiente”. “Oltre all’importanza di evidenziare la valenza dell’educazione fisica complementare alla formazione intellettuale – ha spiegato Casarin – Questa iniziativa è anche il segnale forte di una nuova stagione in cui le università e le istituzioni fanno davvero sistema. Oggi, senza fare sistema, è difficile affrontare i temi importanti per la città”. “Un’iniziativa lodevole che probabilmente rappresenta un unicum a livello nazionale – le parole di Moretti – Il coinvolgimento di studenti e professori in una giornata di incontro e condivisione all’insegna dello sport contribuisce a rendere la città ancora più attrattiva”.
Sulla collaborazione tra le università cittadine si è concentrato l’intervento di Albrecht Benno, citando Study in Venice quale elemento comune che mette in rete il mondo universitario cittadino anche sul fronte dello sport. “Anche iniziative come queste, grazie all’ottimizzazione delle risorse e al lavoro di gruppo tra i vari attori, contribuiscono al peso culturale e attrattivo della città”. Di nuova stagione e condivisione ha parlato la prorettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Caterina Carpinato che facendo un rimando alle origini delle Olimpiadi nell’antica Grecia e a quelle in programma nel 2026 ha parlato di opportunità per un coinvolgimento “non tanto sull’aspetto commerciale o puramente sportivo, quanto nel recupero della nostra storia e cultura, e quindi delle nostre conoscenze per rendere più solido il percorso che andremo a fare nella prospettiva di rinascita del nostro territorio”.
foto: ufficio stampa Comune di Venezia
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