Accatastamento piscina privata a uso familiare: come funziona, eventuale tassa da pagare e categoria catastale. Esiste una tassa sulla piscina? Come si calcola e regolamento comunale.
Tassa piscina
Esiste una tassa da pagare per chi decide di costruire una piscina in giardino? No.
In realtà non vi è una tassa diretta sulla presenza della piscina in giardino, tuttavia è possibile essere passibili di tasse indirette. In che modo? La presenza di una piscina privata potrebbe far scattare il passaggio di categoria catastale e rendere necessario il pagamento dell’IMU. Questa tassa non sempre è dovuta, tutto dipende dall’accatastamento della piscina o meglio, dalla categoria di accatastamento dell’immobile. Quando l’abitazione risponde alle caratteristiche di immobile di lusso, potrebbe essere necessario dover pagare la tassa di possesso sulla casa. La presenza di una piscina, in sé, non determina tutti i requisiti necessari per l’accatastamento dell’immobile tra le case di lusso.
Accatastamento piscina
Si parla di accatastamento piscina privata o accatastamento di piscina uso familiare quando la piscina è a servizio di un’abitazione e va considerata, quindi, di pertinenza dell’abitazione stessa.
Per l’accatastamento bisogna avere un’unica planimetrica e un’unica unità immobiliare che vada a comprendere sia la casa, sia la piscina.
Come premesso, l’aggiunta della piscina al giardino di pertinenza della casa non va a modificare la categoria catastale. Anche se la piscina non va a cambiare la tipologia catastale può comunque aumentarne la classe.
Classe e categoria catastale
La “categoria catastale” altro non è che la “tipologia di casa”. All’interno delle varie categorie catastali vi è un ulteriore classificazione che si usa per distinguere gli immobili in base al livello delle finiture, delle dotazioni e dei servizi. L’accatastamento della piscina non fa modificare la categoria catastale ma influenza la classe.
Cosa deve fare il tecnico per accatastare la piscina?
Come premesso, per l’accatastamento è necessario un unico prerequisito:
- la planimetria dell’immobile deve riportare, in scala, la presenza della piscina
Questa regola è valida sia se si tratta dell’accatastamento di piscina privata, sia se si tratta dell’accatastamento di una piscina uso plurifamiliare, cioè messa a disposizione per più famiglie (e più unità immobiliari). In quest’ultimo caso il tecnico dovrà produrre un’elaborato planimetrico specificando la sua superficie.
L’aggiunta della piscina renderà la casa un bene di lusso?
Se la casa viene caratterizzata come bene di lusso, i proprietari si ritroverebbero a perdere l’esenzione IMU prima casa. Non solo IMU, ma anche al momento della vendita, non sarebbe possibile utilizzare l’agevolazione prima casa per il pagamento delle tasse e dell’atto notarile.
Come si fa a capire se una casa è considerata un immobile di lusso?
A legiferare in materia è il DM 02/08/1969 integrato con l’Ordinanza della Cassazione n.23507 del 4 novembre 2014. Grazie alla più recente ordinanza della Cassazione si possono meglio capire le caratteristiche della casa di lusso. Vi è poi un’altra legge di riferimento, il Decreto Legislativo 175/2014 con l’articolo 33 che legifera sulle categorie catastali.
Come premesso, la piscina in sé non fa scattare un passaggio di categoria catastale quindi nella gran parte dei casi non c’è da preoccuparsi: la piscina non renderà l’abitazione accatastabile come “casa di lusso”.
Le case di lusso sono quelle accatastate nelle categorie:
- A1 – edifici di tipo signorile
- A8 – immobile in ville
- A9 – castelli e palazzi di pregio storico artistico
Per rientrare in una di queste categoria, seguendo le normative di riferimento, la piscina privata o a uso plurifamiliare di pertinenza all’immobile dovrebbe avere una superficie superiore agli 80 metri quadrati.
Per essere scrupolosi è opportuno verificare che la piscina, se con una superficie inferiore agli 80 mq, non si abbini ad altri fattori richiamati dal DM 02/08/1969. Alcune caratteristiche (come la sola piscina di superficie inferiore agli 80 mq), da sole, non fanno scattare alcun passaggio di categoria catastale, ma abbinate l’una con l’altra potrebbe determinare il “lusso”.