Tra le novità introdotte dal governo uscente, il bonus 200 è certamente una di quelle che ha mosso più interesse e critiche. Il recente decreto aiuti ha confermato l’erogazione del bonus di 200 euro a beneficio di lavoratori, pensionati e disoccupati. I beneficiari potranno riceverlo direttamente tramite retribuzione, dall’ Inps, oppure presentando apposita domanda.
Bonus 200, facciamo chiarezza
Dopo lunghi mesi di andirivieni informativo, è stato finalmente decretato che il bonus una tantum di 200 euro sarà corrisposto anche ai professionisti e ai lavoratori autonomi con partita IVA. Tuttavia non è ancora chiaro come, o in quale misura, il sostegno sarà erogato.
Mentre altre categorie iniziano a ricevere bonus per bilanciare il recente aumento dei prezzi, rimane sconosciuto l’iter che gli autonomi dovranno seguire per ottenere il supporto. Cerchiamo di fare chiarezza e organizzare le notizie certe giunte finora riguardo a questo sostegno. Puoi rimanere aggiornato su novità e modifiche installando la app Beprof sul tuo smartphone.
Il Decreto Aiuti, emanato a maggio 2022, prevede un fondo di sostegno con un bonus una tantum di € 200 per tutti i cittadini lavoratori, autonomi e dipendenti, pensionati, disoccupati NASpI o percettori di Reddito di Cittadinanza. Il Decreto avrebbe dovuto fornire indicazioni precise e complete per ottenere il bonus entro il 17 giugno.
Nonostante la data ultima, i lavoratori autonomi e le ditte individuali rimangono in attesa di indicazioni. Il decreto prevede la creazione di un fondo speciale di 500 milioni di euro a garanzia dei bonus per le partita IVA, ma l’importo del singolo bonus non è stato ancora determinato.
In arrivo un nuovo Click Day
Attualmente, per l’erogazione del contributo agli autonomi, gli organi competenti stanno ipotizzando di organizzare uno specifico click day dedicato alle partite IVA. Probabilmente sarà implementata una piattaforma online alla quale i professionisti dovranno accedere per richiedere il bonus, entro una soglia temporale piuttosto limitata.
Al momento, non sembra che questo finanziamento sia sufficiente a coprire tutti i lavoratori autonomi del Paese. Secondo le prime indiscrezioni, i fondi disponibili saranno distribuiti come segue:
- 80,7 milioni di euro per gli autonomi iscritti a fondi pensione privati;
- 419,3 milioni di euro per chi ha sottoscritto la contabilità separata Inps.
Per quanto riguarda i requisiti, il limite di reddito annuo di 35.000 euro per ricevere il bonus si applica ai dipendenti e agli altri soggetti, ma non è chiaro se tale soglia sia prevista anche per le partite IVA.
Fondi limitati
Prendendo in considerazione l’ipotesi del click day, molti sostengono che si tratti di una vera e propria discriminazione per chi utilizza la partita IVA, insieme alla disponibilità di fondi limitati. L’Istituto Nazionale dei Ragionieri ha messo in evidenza il rischio reale che molti professionisti possano essere esclusi dai bonus.
Nonostante le indiscrezioni sulle disponibilità di finanziamenti per i lavoratori autonomi, si attende la conferma ufficiale degli organi competenti.