Flat tax: esempio pratico per capire quando conviene. Chi può aderire al nuov regime forfettario semplifiato e come si calcolano le imposte.
Quello della flat tax è un regime forfettario altamente semplificato: il reddito imponibile si calcola sfruttando dei coefficienti di redditività prestabiliti e fissi per ogni attività svolta. Nell’articolo introduttivo che spiega cos’è la flat tax, ti abbiamo mostrato le tabelle dei coefficienti e fatto un primo esempio pratico. Entriamo nel dettaglio e vediamo chi non può aderire alla flat tax e un esempio pratico di calcolo conveniente e sconveniente!
Chi può aderire
La flat tax riguarda tutti i lavoratori autonomi che vedono un volume di affari non superiore ai 65.000 euro. Questo nuovo regime forfettario flat tax è sempre applicabile eccetto nei casi in cui il lavoratore autonomo:
- Applica un regime speciale IVA o un regime di determinazione forfettaria del reddito.
- Possiede partecipazioni in società srl, srls, società di persone o imprese familiari.
- Che svolge l’attività prevalentemente presso un ex datore di lavoro o soggetto a esso riconducibile.
La flat tax è applicabile in tutti gli altri in cui il reddito legato all’attività autonoma non supera i 65.000 euro
Esenzione fattura elettronica flat tax
Chi applica il nuovo regime della flat tax non deve emettere fattura elettronica, emettono la fattura senza applicare l’IVA in quanto sono esonerati dal versamento dell’IVA e dagli obblighi connessi. Fanno la dichiarazione dei redditi ma non la dichiarazione Irap. E’ possibile applicare una riduzione della percentuale dei contributi previdenziali da versare e bisogna tenerlo presente nell’esempio pratico di calcolo.
Come funziona la flat tax
Il nuovo regime della flat tax prevede che il reddito su cui calcolare le imposte sia determinato in modo forfettario, in base alla tipologia di attività svolta, e non sulla base della differenza tra costi e ricavi. Il reddito imponibile si calcola applicando diversi coefficienti di redditività.
Sul reddito imponibile, le tasse da pagare equivalgono al 15% del totale oppure al 5% del totale se l’attività di lavoro autonomo è stata avviata entro 5 anni del 2019.
Flat tax: esempio pratico
Come esempio pratico faremo riferimento al coefficiente di redditività legato alle altre attività economiche come lavorazioni conto terzi o come quella del giardiniere. In questo caso, il coefficiente di redditività è del 67%.
Se l’esempio pratico riguardasse un perito chimico o altre attività professionali come lo psicologo o il perito informatico, il coefficiente di redditività preso in esame sarebbe del 78%. Tutti i coefficienti di redditività sono inseriti nell’articolo introduttivo che spiega cos’è la flat tax.
Nel nostro esempio pratico un giardiniere produce un volume d’affari di 60.000 euro.
- 67% di 60.000 € = 40.200 €
- 15% di 40.200 € = 6.030 €
Se l’attività di lavoratore autonomo è stata avviata entro 5 anni dal 2019, l’imposta da versare equivale al 5% di 40.200 euro, quindi a 2.010 €.
Dal reddito imponibile di 40.200 euro si possono sottrarre eventuali contributi previdenziali.
Spese da portare in detrazione e deduzioni
Il nuovo regime forfettario non sempre conviene in quanto elimina il diritto di applicare detrazioni e deduzioni nella dichiarazione dei redditi. Gli oneri deducibili deducono il reddito imponibile mentre gli oneri detraibili abbassano direttamente l’imposta calcolata. Deduzione e detrazione fiscale sono irrilevanti nel regime forfettario flat tax. Il reddito imponibile, infatti, con la flat tax, viene stimato in modo forfettario applicando i coefficienti di redditività. Non contano neanche detrazioni per familiari a carico, oppure per le spese mediche o altri oneri.