ROMA (ITALPRESS) – Per la prima volta ci sarà anche un ciclista di Athletica Vaticana-Vatican Cycling, domenica 25 settembre, al via della prova su strada èlite dei Campionati del mondo di ciclismo a Wallongong in Australia. Sarà Rien John Schuuruis, 40 anni, a pedalare per testimoniare i valori di fraternità e inclusione che sono propri del ciclismo e che hanno convinto l’Associazione polisportiva ufficiale vaticana a scendere in strada. La partecipazione di Rien Schuuruis è una “prima volta” di portata storica per la squadra ufficiale vaticana, per il ciclismo, per l’intero movimento sportivo e per la stessa Australia che ospiterà, nei prossimi anni, alcuni tra gli eventi più significativi che culmineranno con i Giochi olimpici di Brisbane nel 2032. Nello stile di Athletica Vaticana, la piccola rappresentativa che sarà a Wallongong per i Campionati del mondo vivrà un’esperienza concreta di fraternità e solidarietà insieme a Caritas Australia, condividendo il programma con i First Australians (Kinchela boys home) e un’iniziativa sportiva con i bambini. Ad accogliere la delegazione vaticana ci sarà l’arcivescovo di Sydney, monsignor Anthony Colin Fisher, e dal vescovo di Wollongong, monsignor Brian Mascord.
Athletica Vaticana-Vatican Cycling parteciperà ai Campionati del mondo di ciclismo forte delle esperienze di fraternità sportive vissute, a giugno e luglio, a Malta per i Campionati di atletica leggera dei 18 Piccoli Stati d’Europa e a Oran in Algeria per i Giochi del Mediterraneo. In questa occasione Papa Francesco, in un messaggio, ha “nominato” Athletica Vaticana “ambasciatore del Papa” tra gli sportivi, proprio perchè “testimonia concretamente, sulle strade e in mezzo alle gente, il volto solidale dello sport”. Athletica Vaticana-Vatican Cycling è membro ufficiale (numero 200) dell’Unione ciclistica internazionale (UCI), che la riconosce come riferimento per l’organizzazione dell’attività ciclistica vaticana, dal 24 settembre 2021 quando a Leuven, in Belgio, si è svolto il 190° Congresso dell’UCI in occasione dei suoi 100 anni. La scelta di Athletica Vaticana di promuovere il ciclismo nasce dalla constatazione della popolarità di questo sport nel mondo vaticano e non solo. E anche dalla consapevolezza che pedalare in bicicletta, come afferma Papa Francesco, “mette in risalto alcune virtù come la sopportazione della fatica – nelle lunghe e difficili salite -, il coraggio – nel tentare una fuga o nell’affrontare una volata -, l’integrità nel rispettare le regole, l’altruismo e il senso di squadra”.
Sono proprio queste le parole rivolte da Francesco (9 marzo 2019) ai partecipanti al Congresso dell’Unione ciclistica europea e della Confederazione africana di ciclismo. Il Papa propose una riflessione che per Athletica Vaticana è l’icona del proprio servizio: “Durante le gare tutta la squadra lavora unita e quando un compagno attraversa un momento di difficoltà, sono i suoi compagni di squadra a sostenerlo e ad accompagnarlo. Così anche nella vita è necessario coltivare uno spirito di altruismo, di generosità e di comunità per aiutare chi è rimasto indietro e ha bisogno di aiuto per raggiungere un determinato obiettivo”. Il mondo del ciclismo ha, da sempre, un fortissimo legame con l’esperienza di fede e di attenzione alla persona. Dalle profonde testimonianze di grandi campioni – valga, per tutti, il nome di Gino Bartali, del quale è in corso la causa di canonizzazione e che è un pò il “capitano” del team vaticano – ai tanti santuari cari agli appassionati dei pedali. Nel ricordo anche di tanti incontri con i Pontefici, da Pio XII a Papa Francesco: lo stesso Giro d’Italia ha preso il via dal Vaticano. Con Rien Schuuruis sono, al momento, 10 i tesserati di Vatican Cycling. “Stiamo costruendo, piano piano, la nostra comunità ciclistica” spiega il direttore Emiliano Morbidelli.
Il vice-direttore è Massimiliano Coluccio; il segretario generale è Simone Ciocchetti e il team manager è Rino Alberto Bellapadrona. Significativi i contributi di monsignor Attilio Nostro, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, come assistente spirituale per il ciclismo, e Valerio Agnoli – indimenticato compagno di squadra di Ivan Basso e Vincenzo Nibali – come external relashionship manager. “Da quando sono arrivato a Roma, nel 2020, sono stato immediatamente attratto dai valori e dallo spirito comunitario di Athletica Vaticana – spiega Rien John Schuurhuis -. L’attenzione di Papa Francesco per lo sport come veicolo di incontro risuona profondamente con la mia esperienza di vita. Il linguaggio dello sport è davvero universale.
Rappresentare Athletica Vaticana ai Campionati del Mondo su strada dell’Uci in Australia è per me un onore incredibile. E’ stato un enorme lavoro di squadra per arrivare a questo punto e non vedo l’ora di portare questo spirito di squadra in gara. Lo sport ha il potere di spingere ciascuno di noi a dare il meglio di sè, sposando la generosità, il sacrificio e l’umiltà. Noi di Athletica Vaticana non vediamo l’ora di portare questi valori ai Campionati del Mondo e di incoraggiare tutti gli atleti a essere ambasciatori dello sport come veicolo di inclusione e fratellanza”.
“Da quando ho memoria, sono nato a Groningen il 12 agosto 1982, il ciclismo ha sempre fatto parte della mia vita – prosegue Schuurhuis -. Essendo cresciuto nei Paesi Bassi, la bicicletta faceva parte della vita quotidiana. Andavamo in bicicletta al lavoro, a scuola, al negozio e in chiesa. La mia prima paghetta è stata spesa per una bicicletta. Non so esattamente quando sia nato l’amore per il ciclismo come sport, ma credo che sia sempre stato presente nel mio cuore. Nel corso degli anni il ciclismo è stato alla base di molte delle mie amicizie, con persone di diversa provenienza, educazione e cultura. Lo sport trascende l’età, la lingua e le convinzioni”.
– Foto Ivan Sommonte –
(ITALPRESS).
Mondiali ciclismo, in Australia storica 1^ volta per Athletica Vaticana
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