MILANO (ITALPRESS) – Le unità degli artificieri hanno fatto brillare con una mini esplosione controllata il sospetto pacco bomba rinvenuto stamane in via Larga, nel centro di Milano, davanti all’ingresso del consolato libanese. Il pacco è stato notato da un passante che, insospettito dalla presenza di diverse pile stilo che fumavano accanto all’oggetto avvolto in diversi strati di nastro adesivo, ha subito dato l’allarme. Secondo le prime informazioni della Questura, il “pacco bomba” non conteneva materiale esplosivo, ma all’interno c’erano delle batterie ricaricabili da 3,7 volt come quelle che sono state trovate fumanti sul ciglio del marciapiede. Sono questi i risultati dei primi rilievi effettuati sul pacco sospetto fatto brillare davanti agli uffici della compagnia di navigazione Moby e all’ingresso del palazzo dove ha sede il consolato libanese in via Larga, in centro a Milano. All’arrivo della Polizia, sono state rinvenute pile fumanti e un pacco avvolto nello scotch da imballaggio. Lì accanto due bobine di cavi elettrici, separate dal pacco sul quale c’era una scritta in arabo che recitava “scatta tra 3 minuti”. Dalle ricostruzioni, si sarebbe trattato di due ordigni incendiari artigianali. Il primo avrebbe iniziato a fumare prima della detonazione producendo una fiammata e diversi scoppiettii sul marciapiede. Il secondo, invece, è stato fatto brillare dagli artificieri mentre era sul punto di esplodere. Entrambi erano forniti di temporizzatore. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, si pensa ad una ritorsione contro la compagnia di navigazione Moby, già oggetto in passato di azioni sul tema dell’immigrazione e sulle “navi quarantena” per i migranti. Nel frattempo la circolazione nelle vie del centro sta lentamente tornando alla normalità
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