Il Circo acrobatico e artistico al parco della Bissuola di Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Da venerdì 19 agosto al parco della Bissuola il grande tendone “Le Chapiteau” ospita appuntamenti dedicati alle arti circensi organizzati con Circo el Grito che rappresenta un grande motore per la sperimentazione che, codificata su l’irrefrenabile curiosità del circo contemporaneo, spazia negli ambiti della danza, del teatro, della musica e della letteratura. Grande novità il circo a pedali con gli spettatori invitati ad arrivare allo spettacolo con la propria bicicletta per poter dar vita all’evento unico nel suo genere.
Gli eventi sono organizzati dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con Arteven grazie al contributo del MIC riservati a organismi finanziati nell’ambito del Fondo Unico per lo Spettacolo.
Si parte da venerdì 19 a domenica 21 agosto con lo spettacolo Liminal: in un’atmosfera onirica una donna sola vive in un circo abbandonato, universo obliquo che diventa sogno. E viceversa. Lo spettatore, immerso in un luogo astratto assiste ai rituali della solitudine, del volo, delle acrobazie di una circense in sogno. In questo mondo di mezzo, viene a farle visita un uomo mutevole. Le sue metamorfosi inaspettate aprono lo spazio al carattere assurdo, ironico quasi grottesco delle scene. Sulle partiture originali di Mozart, Chopin e Debussy eseguite al pianoforte dal Maestro Marchesini, Fabiana Ruiz Diaz ci rende partecipi di un raro esempio di sperimentazione multidisciplinare, rimanendo sempre vicina alla dimensione poetica della natura umana.
Da martedì 23 a giovedì 25 agosto è la volta invece di Johann Sebastian Circus, uno spettacolo onirico e visionario frutto di una ricerca sul rapporto tra circo e musica. Bach è tornato e si adegua alla nuova musica, obbligando a numeri strambi i suoi musicisti e i danzatori. Fra di loro c’è un clown che cerca l’equilibrio in una vita stonata, un fragile punto d’incontro fra la musica di dentro e quella di fuori che troverà con un violino. E poi una giovane e timida danzatrice che con piccoli saltelli ricorderà di saper ballare. Spettacolo adatto a tutta la famiglia, in Johann Sebastian Circus il carattere multidisciplinare del circo contemporaneo, con le sue danze, giocolerie ed acrobazie, incontra il potere della musica.
Da venerdì 26 a domenica 28 agosto va in scena lo spettacolo Uomo Calamita: in scena vedrete l’Uomo Calamita alle prese con i suoi superpoteri. Che ci crediate o no, resterete col fiato sospeso mentre prova in segreto i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico. Wu Ming 2 non solo racconta la loro storia ma ne prende parte. Sarà lui a cimentarsi in un esercizio dalla cui riuscita dipenderà la vita dell’Uomo Calamita, che in uno dei suoi numeri è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua… Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio Da martedì 30 agosto a giovedì 1 settembre va in scena il “Il Circo delle Pulci del Professor Bustric”: la magia qui non è solamente quella del Mago, ma anche del Teatro, che per sua natura è l’immagine che il pubblico crea nella propria mente osservando ciò che accade in scena, in un certo senso non esiste, è per questo che l’attore può creare ogni tipo d’illusione. Il Circo delle Pulci è gioco di prospettive tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, magia di trucchi semplici eppure incomprensibili e sorprendenti, piccoli colpi di genio che suscitano nel pubblico la meraviglia.
Grande chiusura il 3 e il 4 settembre con spettacoli sparsi per il parco della Bissuola in orari diversi per accompagnare tutto il giorno i frequentatori della zona verde della città. Alle 11, alle 18 e alle 20 allo chapiteau va in scena Time to loop: una storia di movimento, trasformazione e amore, dove costruire e distruggere sono parte dello stesso ingranaggio e ogni personaggio, a modo suo, ricerca il sostegno e il suo complementare per riportare il caos all’armonia. Tutto questo è un gioco in sincrono, perchè l’equilibrio è una costante che porta fuori dai propri confini, uno scomporre e ricomporre le possibilità di presa, aggancio e distacco necessario a dare il via a una nuova azione. Con leggerezza d’animo e slancio romantico entrambi i personaggi cominciano a capire che l’uno non può sostituirsi all’altro ma che insieme possono creare il loop perfetto.
Alle 15 e alle 17 arriva Il Teatro mobile con Contrappunto: due calzolai ci accolgono nel Teatro Ambulante: un mondo antico fatto di silenzi e sorrisi. Il tempo rallenta e i due artigiani dell’arte creano una composizione allegorica per persone che sanno ascoltare. Lo spettacolo, creato appositamente per lo spazio del Teatro Ambulante, è costituito da un linguaggio ancora poco diffuso in Italia: un meltingpot di arti che spaziano dal clown teatrale al teatro d’oggetti utilizzando il linguaggio musicale. Gli artisti danno spazio a questi tre aspetti attraverso la costruzione di strumenti musicali alternativi, macchinari scenici ingegnosi e gags create ad hoc.
Evento speciale alle 21 con Il PALCO A PEDALI dei Tètes de Bois” con gli spettatori che devono arrivare esclusivamente in bicicletta. Come funziona? Gli spettatori vengono e se ne vanno singolarmente in bici, arrivano uno a uno, nel tempo dell’evento artistico possono solo stare in sella, le loro biciclette sono issate su un cavalletto e quindi rimarranno necessariamente a distanza di sicurezza dagli altri spettatori pedalanti. Si accede per prenotazione. Le biciclette sono quelle personali e anche questo particolare si risolve in una tutela ulteriore. Uno spettacolo per 100-120 spettatori pedalanti. La rinuncia alla corrente elettrica per la produzione di energia per alimentare la manifestazione è il punto di forza per l’attrazione e il coinvolgimento del pubblico.
A partire dalla loro passione per la bicicletta, i Tètes de Bois nel 2011 hanno messo a punto il primo eco-spettacolo al mondo alimentato dal pubblico in bicicletta. Per la prima volta in assoluto l’energia elettrica che illumina il palco e lo fa suonare è generata da oltre 100 spettatori volontari, che, con le loro biciclette agganciate a uno speciale cavalletto collegato a una dinamo, pedalano per tutta la durata dello spettacolo. Semplicemente pedalando producono tutta l’energia necessaria per sostenere l’intero evento dal vivo.Il Palco a Pedali è un’idea di Andrea Satta dei Tètes de Bois, progettato da Gino Sebastianelli, con la collaborazione artistica di Agostino Ferrente e il sostegno dell’Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e mobilità della Regione Puglia.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Comune di Venezia –

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