CAGLIARI (ITALPRESS) – “Un costruttivo confronto istituzionale, arricchito dalla presenza del ministro Cingolani, voluto fortemente dalla Regione Sardegna, che in questi anni ha svolto il ruolo di coordinamento sui temi ambiente ed energia nella specifica Commissione della Conferenza delle Regioni. Un incontro che ha evidenziato il ruolo di indirizzo svolto finora dalla Sardegna su temi fondamentali come quelli trattati dalla Commissione”. Lo hanno detto gli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, e della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, al termine dell’incontro, nell’ambito della ‘Commissione Energia, Ambiente e Sostenibilità’ della Conferenza delle Regioni, che si è svolto questa mattina a Roma nella sede della Regione Sardegna, al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle altre Regioni, anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, la sottosegretaria Vannia Gava e i tre capo dipartimento del Ministero.
“Un’occasione preziosa per fare il punto sulle tempistiche di emanazione di alcuni decreti attuativi del Governo nazionale in materia di aree idonee, agrivoltaico, comunità energetiche, hydrogen valley e impianti di produzione di idrogeno nelle aree industriali – ha sottolineato l’assessore Pili – Abbiamo anche conosciuto i tempi relativi ai bandi Pnrr che riguardano 2 miliardi di euro per le comunità energetiche nei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Entro l’anno, secondo i tempi dettati dal Ministero, al di là delle recenti e pretestuose polemiche su una fantasiosa ‘rinuncia’, la Sardegna sarà protagonista, con oltre 300 dei suoi Comuni, in questa misura che rappresenta un’importante opportunità per i territori. Alcuni chiarimenti ottenuti serviranno anche a impostare il lavoro della Regione con Comuni e imprese, in sinergia con il Mite”.
“Abbiamo evidenziato come la Sardegna sia stata oggetto di numerose richieste per autorizzazioni in materia di energie rinnovabili, in particolare impianti eolici nel mare dell’Isola – ha aggiunto l’assessore Lampis – Perciò, è necessario realizzare una copianificazione con lo Stato nell’individuazione delle aree idonee per questi impianti, non limitando l’autonomia della Regione Sardegna nelle politiche di sviluppo del territorio. Abbiamo ricordato al ministro Cingolani l’esigenza di portare a compimento il lavoro svolto sul ‘Piano di transizione ecologica’ che, nonostante la pubblicazione a giugno nella Gazzetta Ufficiale, ha ricevuto un parere negativo da parte della Commissione, composta dagli assessori regionali dell’ambiente. Il Piano rappresenta un importante strumento di pianificazione al quale le Regioni si devono attenere nella propria programmazione. La Regione Sardegna é già avanti, avendo approvato la ‘Strategia regionale sullo Sviluppo sostenibile’ e la ‘Stategia di Adattamento ai cambiamenti climatici’. Intanto, dobbiamo concretizzare le scelte programmando la spesa dei fondi comunitari secondo questi indirizzi”.
foto: ufficio stampa Regione Sardegna
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