Ogni cittadino può esercitare il suo potere con il voto, partecipando alle elezioni e aggregandosi ai partiti. La partecipazione politica è un’ottima forma di esercizio del potere al popolo. Se non vuoi limitarti a votare e non riesci a trovare punti in comune con nessuno dei partiti già presenti nel panorama italiano, puoi organizzare manifestazioni, petizioni o proposte per leggi d’iniziativa popolare.
Se proprio non sei soddisfatto del sistema politico italiano, potresti valutare di fondare un partito. Stando all’Articolo 49 della Costituzione della Repubblica italiana:
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
Come fondare un partito? Le istruzioni per la costituzione di un partito per chi ha voglia di fare politica, migliorare il Paese e mettersi in discussione con la cittadinanza attiva.
Come fondare un partito
Scendere in campo in politica non è facilissimo: hai bisogno di sostegno e “di numeri”, soprattutto, hai bisogno di idee chiare. Allora come si fa? Come si costituisce un partito? In quanti bisogna essere per scendere in campo?
Sappi che per fondare un partito hai bisogno di risorse economiche così da presentarti alle elezioni con un minimo di possibilità. Mettendo da parte, per un attimo, i numeri, parliamo dell’iter burocratico da seguire per costituire un partito politico.
Se ti stai chiedendo se ci sono dei requisiti, sappi che come premesso, la costituzione non pone vincoli: quindi non hai bisogno di alcun titolo o qualifica per fare un partito.
Per creare un partito hai bisogno di una sede. Può essere un piccolo bilocale o un intero palazzo. La sede è necessaria perché dovrai comunicarla a vari organi:
- La prefettura
- Il Comune di residenza in cui è ubicata
- La Camera di Commercio
- Il Tribunale elettorale
- La Questura
- La Guardia di Finanza
Insieme alla sede del partito, avrai bisogno anche di un programma elettorale da diffondere per informare potenziali sostenitori.
Sappi che il partito Fascista è stato bandito dalla costituzione quindi è vietato costituire un’organizzazione politica che abbia lo scopo di ricostruire un Partito Fascista. E’ altrettanto vietato fondare un partito organizzato in forma paramilitare.
Come costituire un partito: iter da seguire
Ti abbiamo detto che hai bisogno di una sede e di un programma elettorale. Questi due requisiti, però, non bastano per creare un partito politico. Per la costituzione dovrai recarti da un notaio per sottoscrivere l’atto di costituzione del partito.
L’atto è un deposito legale che definisce il nome e il logo del partito e il programma politico. Dovrai recarti dal notaio con due persone… non puoi fondare un partito da solo. Le tre persone necessarie per creare un partito devono ricoprire le cariche di:
- Presidente
- Segretario politico
- Tesoriere
Fatto questo, sarà necessario aprire una partita IVA intestata al partito e un conto corrente associato. Il gioco quasi fatto: sei riuscito a realizzare un partito ma non finisce qui.
A questo punto, il partito appena nato dovrà essere iscritto alla Prefettura così da poter partecipare alle elezioni amministrative o politiche.
Per confermare la costituzione di un nuovo partito avrai bisogno di convocare un congresso di fondazione così da dare la possibilità ai tuoi tesserati di riunirsi in assemblea e di confermare o meno le cariche presenti sull’atto notarile oppure, i tesserati hanno la facoltà di eleggere altri soggetti in sostituzione a quelli presenti sull’atto.
Con il tuo partito, così costituito, non potrai partecipare alle elezioni. Il motivo? Hai bisogno di una raccolta firme direttamente nel territorio che vuoi rappresentare così da creare una formale lista elettorale.
Partito per partecipare alle elezioni alla Camera dei deputati
Un partito neo-formato non può partecipare alle elezioni alla Camera dei deputati di punto in bianco!
Stando alla legge elettorale italiana, il nostro paese è diviso in 28 circoscrizioni. Ciascuna circoscrizione conta fino a 4 collegi plurinominali per un totale di 64 collegi.
Ogni lista elettorale deve raggiungere almeno 375 firme per ogni collegio e in almeno due terzi dei collegi di ogni circoscrizione.
Nota bene: dovrai essere pronto a coprire le spese per il notaio, per la grafica, il tipografo, il mantenimento della sede politica, così come le spese di gestione della partita IVA. Dal 2013 non esistono più finanziamenti pubblici ma potrai contare sulle donazioni dei tuoi sostenitori.