Pignoramento stipendio: quali sono i limiti, come funziona e cosa fare in caso di stipendio pignorato. Consigli e beni pignorabili da valutare.
Pignoramento stipendio: quali sono i limiti? Come funziona? E che cosa succede? Se siamo a “rischio” è lecito interrogarsi su quali sono i beni pignorabili e non pignorabili. Lo stipendio è soggetto a pignoramento ma solo in determinate condizioni.
Purtroppo, complice qualche difficoltà finanziaria improvvisa e non pianificata, può capitare a tutti di andare incontro a ritardi nei pagamenti e, di conseguenza, alla ricezione di comunicazioni perentorie e solleciti da parte di banche, Agenzia delle Entrate e altri creditori. I quali, ben inteso, per poter soddisfare il proprio credito potrebbero anche aggredire il nostro stipendio attraverso un pignoramento.
Ma quali sono le regole che disciplinano queste ipotesi? Fino a quanto il proprio stipendio è pignorabile?
Abbiamo voluto riassumere in poche righe tutto ciò che dovresti sapere sul pignoramento dello stipendio. Vediamo insieme di che si tratta e come funziona!
Cos’è il pignoramento stipendio
Il pignoramento stipendio è un procedimento che rientra all’interno della più ampia categoria dei pignoramenti presso terzi, ovvero delle prassi pignoratizie che coinvolgono un terzo soggetto. In questo caso, il terzo sarà rappresentato dalla banca o dal datore di lavoro, a seconda del momento in cui si pignora lo stipendio.
Il pignoramento dello stipendio è generalmente l’ultimo atto di una serie di precedenti passi che conducono a tale esecuzione. Conoscerli, e fronteggiarli efficacemente, spesso è il modo migliore e più conveniente per poter evitare tali conseguenze.
Limiti pignoramento dello stipendio
Superficialmente, si pensa che il pignoramento dello stipendio non possa avvenire se non nei limiti del “quinto” della retribuzione netta. Purtroppo, però, non è esattamente così.
Se infatti il pignoramento dello stipendio viene notificato alla banca, possiamo trovarci nei seguenti due casi:
- se lo stipendio è stato accreditato prima della notifica del pignoramento il limite pignorabile sul conto corrente sarà pari al triplo dell’importo dell’assegno sociale;
- se lo stipendio è accreditato dopo la notifica, il limite pignoramento è pari a un quinto dello stipendio, o al doppio nel caso di più pignoramenti consecutivi (a patto che ciascuno di questi pignoramenti sia relativo a una causa diversa).
Se invece il pignoramento dello stipendio è notificato al datore di lavoro, il limite dipende dall’importo del pagamento:
- per stipendi entro i 2.500 euro la quota pignorabile è di un decimo;
- per stipendi tra i 2.500 euro e i 5.000 euro la quota pignorabile è di un settimo;
- per stipendi oltre i 5.000 euro la quota pignorabile è di un quinto.
Pignoramento stipendio e assegno sociale
Se hai letto con attenzione quanto abbiamo riassunto nelle scorse righe, dovresti aver scorto che in alcuni casi il limite del pignoramento dello stipendio è legato all’entità dell’assegno sociale.
È il caso, nel dettaglio, in cui lo stipendio sia accreditato prima della notifica del pignoramento. In questa fattispecie, infatti, il limite massimo pignorabile dello stipendio è pari a oltre il triplo dell’importo dell’assegno sociale. Considerato che ad oggi l’importo dell’assegno sociale è pari a 453 euro per 13 mensilità, la somma che non può essere pignorata per stipendio già accreditato sarà pari a 1.344,21 euro.
Facciamo un esempio concreto. Immaginiamo che il contribuente abbia sul conto corrente un saldo di 3.000 euro determinato dall’accredito di stipendi. Ebbene, il creditore potrà pignorare in questo caso solo 1.655,79 euro, ovvero la differenza tra 3.000 euro e 1.344,21 euro.
Nota bene: anche il pignoramento pensione può essere applicato.
Stipendio pignorato: cosa fare in caso di pignoramento dello stipendio
Il pignoramento dello stipendio è generalmente l’ultima fase di un processo che inizia con una serie di comunicazioni che il creditore invierà al debitore. Dunque, se si vuole evitare di incappare in un contesto in cui il proprio stipendio viene pignorato, è certamente opportuno muoversi in anticipo, trovano delle soluzioni condivise prima che si giunga a tale stadio.
Una volta notificato il pignoramento, infatti, il debitore può fare ben poco, tranne contestare il pignoramento in sede giudiziaria se ritiene che manchino uno o più requisiti di tale provvedimento. Si tratta comunque di un percorso in salita, che non impedisce alla banca o al datore di lavoro di procedere, intanto, con il blocco della somma oggetto di pignoramento.
Da quanto sopra si può dunque giungere a una evidente conclusione: per evitare il pignoramento dello stipendio è sempre consigliabile intervenire anticipatamente sull’evoluzione della propria situazione debitoria, cercando di riequilibrare le proprie passività prima che la situazione diventi difficilmente gestibile.
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