Differenza tra domicilio e residenza: ecco cosa dice il codice civile e una spiegazione semplificata per comprendere le differenze tra il concetto di dimora, domicilio e residenza.
Se vuoi compilare un qualsiasi modulo, probabilmente ti avranno chiesto di indicare “il domicilio se diverso dalla residenza”. Ecco che i dubbi nascono: cos’è il domicilio e in cosa differisce dalla residenza? Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Analizziamo meglio.
Che differenza c’è tra domicilio e residenza?
E’ semplice comprendere la differenza tra domicilio e residenza.
Il termine domicilio e dimora hanno un significato legale differente.
La residenza è il luogo in cui il cittadino dichiara di risiedere ed è indicato anche nei registri Comunali così come sulla carta d’Identità o la Patente.
Il domicilio è il luogo in cui hanno sede affari e interessi.
Prendiamo il caso di un libero professionista che ha come residenza la sua casa, questo indirizzo appare sui suoi documento. Questa persona passa molto tempo presso una “sede principali dei suoi affari e interessi”, quindi presso un ufficio. Così può “eleggere” quell’ufficio come suo domicilio.
Si parla anche di domicilio specifico. Per esempio, se sei coinvolto in una causa, potresti eleggere (questa volta però in forma scritta) il tuo domicilio speciale presso la sede del tuo avvocato, così tutta la corrispondenza relativa al processo che devi affrontare, arriverà direttamente al tuo avvocato!
In sintesi, la residenza è il luogo in cui il soggetto vive e sul quale ha delle responsabilità (come, per esempio, il pagamento delle tasse comunali, IMU e TASI) mentre il domicilio è un “punto di riferimento”, cioè un luogo in cui il domiciliato trascorre la gran parte del suo tempo a causa di interessi o affari.
Se l’esempio dell’Ufficio non è chiaro, possiamo farne un altro. Tizio ha residenza in Via Petrarca, Napoli, ma è membro attivo di un’associazione No Profit che è posta in Via Manzoni, Salerno. Tizio, può eleggere la sede associativa come suo domicilio!
Cambio di Domicilio: cos’è
Il domicilio è il luogo dove la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi, secondo l’insegnamento classico consta di due elementi, Oggettivo (In riferimento ai rapporti economici, morali, sociali e familiari) e Soggettivo
(in riferimento all’intenzione del soggetto stesso di fissare in un determinato luogo il centro dei propri affari o interessi).
Se per il cambio di residenza è obbligatoria la comunicazione al nuovo comune di residenza con un conseguente aggiornamento di tutti i documenti associati (libretto dell’auto, carta d’identità, patente, tessera elettorale, riferimenti sanitari…) per il cambio di domicilio non esiste un obbligo comunale di registrazione in atto pubblico.
Il domicilio si individua attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che può variare a seconda delle circostanze. Per eleggere domicilio un dato luogo (casa o ufficio, per esempio) non serve altro insomma che la dichiarazione scritta di aver scelto quel luogo (casa o ufficio) come domicilio.
Cosa significa? Che la scelta del domicilio non segue nessuna formalità, di conseguenza non è prevista nessuna registrazione pubblica di domicilio. Ciò comporta che non esiste un certificato di domicilio rilasciato dalla Pubblica Amministrazione e se ne hai la necessità, dovrai compilare una dichiarazione sostitutiva sfruttando un’autocertificazione di domicilio mediante la quale indichi dove si trova la sede principale dei tuoi affari.
Il domicilio può cambiare di frequente. Basterà pensare alle persone che lavorano come trasfertisti o anche allo studente fuori sede che fa residenza presso i genitori ma per motivi di studio non è sempre nella sua dimora abituale. Queste persone, pur essendo iscritte all’anagrafe del comune di residenza, trascorrono buona parte del loro tempo in un altro Comune in cui eleggono il domicilio.