Tennis, morto il giornalista e scrittore Gianni Clerici

Milano - Trasmissione TV "Che tempo che fa" nella foto : Gianni Clerici (Milano - 2016-01-11, Alberto Terenghi / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto a 91 anni Gianni Clerici, giornalista e scrittore, firma storica di “Repubblica”, che ne ha dato la notizia.

Nato il 24 luglio luglio 1930 a Como, Clerici è stato un ottimo tennista a livello juniores, sempre fra i migliori in Italia, al pari del compagno di doppio Fausto Gardini, col quale ha vinto due titoli nazionali. Poi, da professionista, ha partecipato sei volte agli Internazionali di Roma (per lui altrettante sconfitte e nessuna vittoria) e una volta al Roland Garros e a Wimbledon (perdendo in entrambe le occasioni al primo turno). Di certo più significative, e anche iconiche, le sue telecronache, i suoi articoli e i suoi libri, quasi sempre incentrati sul tennis ma conditi sapientemente con ironia, storia, cultura e teatro.

Tante le sue pubblicazioni, fra i quali “Cronache dello scriba” (suo soprannome, ndr), romanzi, raccolte di poesie e opere teatrali. Come giornalista ha scritto per La Gazzetta dello Sport, fra il 1951 e il 1954, per Il Giorno, dal 1956 al 1988, e poi per L’Espresso e La Repubblica. Celebri i suoi commenti in tv, soprattutto in coppia con Rino Tommasi, e tantissimi i match commentati sui canali Mediaset, Tele+ e Sky. Sempre dal vivo, seguendo i grandi tornei e i grandi campioni, alcuni “scoperti” proprio da Clerici, in giro per il mondo, prima dell’avvento delle telecronache dagli studi e non più fatte “sul posto”. Proprio Clerici, dopo aver visionato un match juniores su consiglio del collega Bud Collins, propose a Sergio Tacchini di sponsorizzare uno sconosciuto Pete Sampras. In realtà il giornalista statunitense gli aveva detto di assistere alla partita per l’altro giocatore, ovvero per un giovanissimo Michael Chang. Celebre la sua frase “erba battuta”, collegata al recente rallentamento del manto erboso di Wimbledon.

O anche l’espressione “doppio errore”, usata in sostituzione di “doppio fallo”. Immancabile nelle librerie di tutti gli appassionati il libro “500 anni di tennis”, pubblicato nel 1974 e aggiornato e ristampato nel 1987, nel 2004, nel 2006, nel 2007, nel 2008 e nel 2013. Nel 2006 è stato inserito nella International Tennis Hall of Fame, il secondo italiano di sempre dopo Nicola Pietrangeli. In pratica un monumento del tennis, non solo nazionale ma internazionale, sempre attuale e sempre autoironico, del quale alcuni termini coniati e qualche neologismo resteranno per sempre nella storia.

-foto: agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]