MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La strategia è davvero difficile per una serie di motivi: non ci sono dati di gara precedenti, ogni sessione di prove libere finora è stata interrotta da bandiere rosse e il tempo varia da estremamente caldo a molto umido, su una superficie della pista che è ancora in evoluzione. È probabile che ci sarà un doppio stop (con uno che sembra marginale) e ciò che influenzerà principalmente ciò è la quantità di usura delle gomme il giorno della gara. Con diversi piloti che hanno già visTO il muro, non molto run-off e pochissimo grip fuori linea, sembra anche probabile che ad un certo punto vedremo una safety car. I piloti non hanno più l’obbligo di partire con le gomme con cui hanno fatto segnare il loro miglior tempo in Q2, quindi l’opzione più flessibile sarà quella di iniziare con le medie e poi passare con le dure, il che lascia aperta la possibilità di un ultimo stint sulla ancora la media, o anche la gomma morbida se l’ultima sosta è abbastanza vicina alla fine della gara.
“È stata una sessione di qualifiche molto combattuta – afferma Mario Isola – in cui abbiamo visto emergere il concetto di recupero dell’aderenza che abbiamo integrato nelle gomme: vale a dire, la capacità delle gomme di completare una serie di giri di spinta prima di un periodo di raffreddamento e poi essere in grado di spingere ancora con tutto il grip recuperato e senza perdite di prestazioni, cosa particolarmente evidente nella strategia di qualifica della Ferrari, dove Leclerc ha completato tre run in Q1 con lo stesso treno di gomme mentre Sainz ne ha completate quattro, poi tre run ciascuno in Q2 e due run in Q3.
La strategia di domani non è semplice, ma sembra che una doppia sosta sarà la strada più veloce da percorrere, con tutte e tre le mescole potenzialmente giocando un ruolo importante”.
(ITALPRESS).