TUNISI (TUNISIA) (ITALPRESS) – Naufragio di una nave con circa 750 tonnellate di carburante al largo della Tunisia, affondata a causa del maltempo. Lo rende noto il ministero dell’Ambiente di Tunisi. La petroliera, Xelo, con bandiera della Guinea Equatoriale, proviene dall’Egitto ed è diretta a Malta e si trova all’altezza del golfo di Gabes. Massima l’attenzione perchè si rischia una cartastrofe ambientale. Le autorità tunisine hanno predisposto un piano di intervento nazionale urgente. Non ci sarebbero fuoriuscite di carburante.
“La Tunisia non può essere lasciata sola. Mi appello alla cooperazione dei paesi del mediterraneo. L’affondamento al largo della Tunisia della petroliera con a bordo 750 tonnellate di carburante rischia di causare un disastro ambientale. Questo terribile rischio non può essere considerato solo tunisino. La Tunisia merita ogni supporto e non può essere lasciata sola. E’ una questione che riguarda tutti i Paesi del Mediterraneo e tutti coloro che si sentono amici del popolo tunisino, a cominciare dall’Unione Europea. Lancio un appello alla cooperazione efficace e rapida a tutti i paesi che abbiano Know how ed esperienza su questo genere di emergenze per fare sì che il rischio venga scongiurato e che si possa dare una grande prova di coesione mediterranea” afferma Kamel Ghribi, presidente GKSD Investment Holding e vice presidente Gruppo San Donato.
(ITALPRESS).
Petroliera affonda in Tunisia, Ghribi “Evitare disastro ambientale”
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