PALERMO (ITALPRESS) – “Io in realtà ho un pò di apprensione, perchè quando facciamo passare il messaggio che tutto è finito, dopo 30-40 giorni assistiamo a un picco forte di contagi perchè le persone lasciano alle spalle le sane abitudini. E’ giusto che si sia deciso di terminare lo stato di emergenza, ma non è finita l’emergenza”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza, intervenuto a “Casa Minutella” su BlogSicilia: “Non possiamo pensare che il Covid sia un ricordo del passato, ancora oggi è molto diffuso e ci sono recrudescenze importanti – ha aggiunto Razza – Alcuni modi di comportarci nella vita sociale dobbiamo portarli ancora per tempo”.
“A fronte di un numero significativo di contatti tra persone positive possono ancora esserci piccoli focolai che danno questo effetto altalena nei contagi, che in realtà dipende dai comportamenti personali e da effetti a catena tra i positivi – ha sottolinea Razza -. In quel caso guarderemo un innalzamento della curva, in caso contrario sarà piatta. Dobbiamo mantenere attivi i presidi di sicurezza, ci sono ancora migliaia di casi al giorno”.
“Credo che dall’1 maggio potremo allentare alcune misure di contenimento. Il fabbisogno di posti letto dipende dalla curva epidemiologica – ha ribadito Razza -. Spero che pian piano i reparti Covid si possano convertire in attività ordinaria. Il nostro modello a fisarmonica negli ospedali, che fece polemica all’epoca, oggi lo usano tutte le regioni. Quando si ha a che fare con la sanità restano dei miglioramenti da fare e altre situazioni vanno ulteriormente migliorate, penso alle liste d’attesa che la pandemia ha ulteriormente allungato. E poi c’è il tema della relazione commissione antimafia – ha concluso – che evidenzia una buona azione amministrativa rispetto a questo governo nei confronti di chi invece ci aveva preceduto”.
(ITALPRESS).
Razza “Ho un po’ di apprensione, l’emergenza Covid non è finita”
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