ROMA (ITALPRESS) – Continua a pieno ritmo l’attività di Media Education portata avanti dal Corecom Lazio con il coinvolgimento delle scuole delle cinque province laziali.
L’appuntamento di oggi, dal titolo “Navigare sicuri. Dipendenza da Internet e Cyberbullismo”, al quale hanno partecipato oltre duemilacinquecento studenti, si è tenuto questa mattina in modalità e-learnig con la partecipazione del Vice Presidente del Consiglio Regionale Devid Porello, del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Monica Sansoni, del Consigliere regionale Laura Corrotti e dell’ispettore Melania Verrucci, Compartimento Polizia Postale del Lazio.
La presidente del Corecom, Maria Cristina Cafini, ha aperto i lavori ricordando che “la dipendenza da Internet e dai social è un fenomeno allarmante che si è diffuso in modo esponenziale nel periodo della pandemia, quando i ragazzi sono stati costretti a casa con l’unica finestra sul mondo rappresentata dallo schermo del proprio smartphone”.
“In risposta a questa evoluzione del contesto e del consumo mediale, il Corecom – ha aggiunto – ha ritenuto di rafforzare l’offerta formativa per gli studenti del Lazio moltiplicando gli appuntamenti che affrontano le problematiche connesse all’uso dei media digitali. Siamo convinti che l’evoluzione tecnologica deve sempre essere accompagnata da una crescita culturale, e per questo, nell’ambito della nostra mission istituzionale, a breve avvieremo due nuovi progetti molto importanti: l’Osservatorio Web e lo Sportello Help Web Giovani”.
La consigliera del Corecom Iside Castagnola, che ha condotto i lavori dell’incontro, ha sottolineato che “la media education è fondamentale per proteggere i più piccoli, spesso sprovveduti e lasciati soli a navigare sul web. Grazie all’ausilio della Polizia postale cerchiamo di sensibilizzare i bambini sul tema della privacy, evidenziando al contempo il potenziale educativo e sociale della rete”.
“Internet è una grande risorsa per la crescita dei ragazzi – ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale Devid Porrello -, tante sono però le insidie che nasconde. Il cyberbullismo è uno dei rischi più grandi per i nostri adolescenti. Per questo non possiamo abbassare la guardia, anzi, dobbiamo intervenire in maniera concreta affinchè i giovani si sentano liberi di esprimere loro stessi senza dover temere di cadere in brutte trappole. A noi adulti il compito più difficile: vigilare e trasmettere le giuste consapevolezze ai ragazzi”.
Per la Garante dell’Infanzia e Adolescenza, Monica Sansoni: “La generazione 2.0 è oramai continuamente online, dove il virtuale e il reale sono perfettamente in simbiosi con il loro quotidiano. Non esiste più un online ed un offline, ecco perchè sono internauti sempre online. Quotidianamente prendo in carico casi in cui l’utilizzo della Rete diviene uno spazio sociale rischioso, un territorio in cui i minori d’età spesso mettono in atto condotte che conducono anche verso reati. E’ fondamentale consegnare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze tutte quelle metodologie corrette per conoscere i segnali di rischio”.
La consigliera Laura Corrotti è intervenuta sottolineando l’importanza di “formazione ed educazione dei social media nelle scuole: un’esigenza importante in tema di uso consapevole e coscienzioso del web che coinvolge non solo gli studenti, ma anche i docenti e le famiglie; molti giovani utilizzano i social media e più in generale il web con leggerezza, scambiano messaggi, foto, video e li condividono anche con sconosciuti senza alcuna percezione dei rischi. Per questo, è necessario mettere i ragazzi in condizione di navigare in maniera consapevole, conoscendo sia le potenzialità sia i pericoli della rete”.
(ITALPRESS).
Dipendenza da internet e cyberbullismo, nuovo appuntamento Corecom Lazio
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