ROMA (ITALPRESS) – L’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, su impulso della consigliera segretaria Michela Di Biase, ha approvato le “Linee guida per l’uso del linguaggio di genere nell’ambito del Consiglio regionale del Lazio”. Si tratta di un provvedimento importante e innovativo, adottato in seguito a una deliberazione del 15 dicembre del 2020, data in cui il Consiglio stesso si era posto un obiettivo molto ambizioso: utilizzare in tutte le forme di espressione una terminologia improntata al corretto rispetto delle declinazioni di genere. Le linee sono indirizzate all’intero Consiglio, per favorire un uso consapevole del linguaggio.
Tra i punti cardine della disposizione troviamo:
– La sostituzione dei nomi di professionisti e di ruoli declinati al maschile e ricoperti da donne con i corrispondenti femminili (qualche esempio: avvocata, Segretaria, consigliera, assessora, funzionaria)
– L’abolizione del maschile inclusivo e la sua sostituzione con la due forme, maschile e femminile (il Prefetto; la Prefetta).
“Un provvedimento del quale siamo particolarmente orgogliosi. Una prima base per evitare discriminazioni legate al genere parte proprio dalla corretta declinazione dei sostantivi al femminile e al maschile. Con questa delibera si va nella giusta direzione, affinchè l’assemblea consiliare e il personale possano vedersi riconosciuto il genere che gli appartiene. Tassello dopo tassello costruiamo insieme la vera parità di genere” dichiara Marco Vincenzi, Presidente del Consiglio regionale del Lazio.
(ITALPRESS).
Ok alle linee guida per l’uso del linguaggio di genere
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