VENEZIA (ITALPRESS) – Indirizzare gli studenti verso scelte e comportamenti a favore della pace, creando le basi di una cittadinanza attiva e responsabile. Costruire “ponti della memoria” rivolti alle future generazioni per assicurare che un evento terribile come la Shoah non venga dimenticato. Sviluppare la consapevolezza che per i singoli popoli e l’umanità intera la costruzione di un futuro diverso e migliore poggia sui valori della pace, della giustizia, della tolleranza e dell’intercultura.
Sono queste le finalità del ciclo di incontri che rientrano negli itinerari educativi promossi dal Servizio Progettazione Educativa del Comune di Venezia, ospitati nella Scuola Primaria “Visentini” di Marghera. Il secondo dei tre appuntamenti, organizzati nell’ambito della Giornata della Memoria, in collaborazione con Iveser, l’Istituto veneziano per la storia della resistenza e della società contemporanea, si è svolto questa mattina ed ha coinvolto gli alunni delle classi quarte e quinte. A rappresentare l’Amministrazione comunale è intervenuta l’assessore alle Politiche educative Laura Besio. Presente anche il presidente della Municipalità di Marghera, Teodoro Marolo e la dirigente scolastica Marisa Zanon.
“Iveser è una realtà importante con la quale il Comune collabora da anni soprattutto nell’ambito della Giornata della Memoria, e che ha introdotto un itinerario educativo rivolto ai bambini, oltre a collaborare con l’Amministrazione anche per le scuole secondarie di primo e secondo grado, ciascuna con il proprio linguaggio” ha spiegato Besio. “Crediamo che la scuola sia importante nella ricostruzione della memoria perché prima o poi i superstiti di questa brutta pagina di storia non avranno più la forza di raccontare. I veri testimoni devono essere i bambini, ai quali si deve raccontare che non si tratta solo di discriminanzione nei confronti degli ebrei ma che bisogna combattere in generale i germi dell’odio, della discriminazione e del razzismo”.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di stimolare gli studenti alla rielaborazione del proprio vissuto personale in rapporto a esperienze di vita molto diverse e lontane nel tempo da quelle in cui vivono. Per fare questo sono stati aiutati da disegni e immagini. L’evento di questa mattina è stato il secondo di un ciclo di tre. Nel primo erano stati letti brani tratti dal libro “Stelle di cannella” di Helga Shneider, ambientati alla vigilia dell’ascesa al potere del nazismo nel 1932, e incentrati sui rapporti tra i giovani protagonisti e i loro gatti. Nel terzo appuntamento, con l’aiuto di un’esperta che produrrà un filmato, gli studenti racconteranno in uno storyboard i concetti che hanno appreso e rielaborato autonomamente durante questa serie di incontri.
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