UNA SOSTA FRA RICHIESTE DI AIUTI E GRANDI ACQUISTI

La sosta del campionato è stata una parentesi attiva. Sono accadute parecchie cose che sposteranno certi equilibri. Sul campionato peseranno le mosse di mercato, specialmente quelle di Vlahovic e Zakaria alla Juve, di Gosens e Caicedo all’Inter e di Cabral alla Fiorentina. Si sono date da fare anche le genovesi e la Salernitana che non stanno bene in salute. Medicine necessarie. Ma anche le manovre di Mancini allo stage azzurro sono sembrate significative. L’imperativo di “dimenticare l’Europeo” e ricominciare daccapo è stato il segno che il ct si è accorto che il fatto di aver vinto solo due partite sulle sette disputate dopo Wembley, non è da sottovalutare. Si parla di innesti nella squadra azzurra: De Sciglio in difesa, Sensi a centrocampo, Zaniolo sul fronte offensivo e la ricerca un’alternativa a Immobile in attacco (Joao Pedro e Balotelli con tutte le riserve del caso) sono dei segnali importanti. Non sappiamo se le novità verranno proposte già a Palermo il 24 marzo contro la Macedonia e il 29 presumibilmente a Lisbona nella partita decisiva col Portogallo (o in Turchia?) per l’ammissione ai Mondiali del Qatar. E si parla anche di schemi diversi con un possibile 3-5-2 in alternativa all’attuale 4-3-3. Pare più difficile che i club soccorreranno il ct fermando il campionato ancora alla vigilia dei play-off. Le discussioni fra Figc e Lega sono aperte su diversi fronti. Insomma, si profila un passaggio difficile della storia della nostra Nazionale che non si può permettere di “saltare” un altro Mondiale. Ne va del prestigio del calcio azzurro, ma anche di problemi di carattere economico. Da questo punto di vista, ci pare che anche gli appelli agli aiuti di Stato formulati recentemente possano essere considerati un grido di dolore per chiedere quel soccorso che non verrà facilmente concesso. Una considerazione che l’uomo della strada (ma anche quello della politica) potrebbe fare riguarda le facili spese che vengono fatte sul calciomercato. E non ci riferiamo solamente all’acquisto di Vlahovic da parte della Juve che complessivamente peserà per circa 90 milioni di euro. Sappiamo bene che l’aumento del capitale di 400 milioni e il fatto che i club siano “privati” rendono inutile ogni critica morale. Ma proprio per questo i club non possono chiedere molto allo Stato, sia pure attraverso strade varie (riduzione di tasse e altro). Quello di Vlahovic (e Zakaria) è un trasferimento che può cambiare il corso del campionato del club bianconero nel medio e lungo termine. Per questa stagione potrà aiutare la Juventus a raggiungere il traguardo della Champions. In futuro si vedrà, visto che si parla di nuovi innesti per una rifondazione della squadra più titolata d’Italia. Si può citare anche il passaggio di Gosens all’Inter (oltre Caicedo) e all’interesse per Frattesi e Scamacca che potranno vestire la maglia nerazzurra in una prossimo futuro. L’atalantino sarebbe costato 25 milioni. Come detto, un pò tutti, specie i club con l’acqua alla gola, stanno rinforzandosi. C’è chi ha presunto la partenza di Perisic da parte dell’Inter, e quella sicura degli juventini Kulusevski, Benatancur e Ramsey. I manovratori sono al lavoro. E il Milan che fa? Dubbi su Ibrahimovic (continua o si ferma?), screzi in casa Fiorentina, con Commisso attaccato dai tifosi viola per la cessione di Vlahovic. Sullo sfondo, il derby milanese con il suo contorno di aggettivi e attese. Il solito festival di polemiche e diatribe, in sostituzione delle partite, che sono fra le poche cose vere in questi clima da operetta. Non ci facciamo mancare nulla, insomma.

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