CAGLIARI (ITALPRESS) – “Il miglior investimento per il futuro della sanità sarda sono i giovani, sui quali puntiamo investendo risorse ed energie, nella certezza che l’alta specializzazione dei giovani medici sia la migliore garanzia per ottenere alla nostra terra una sanità sempre più efficiente e all’avanguardia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, intervenendo al “Welcome Doctors 2021” nell’Aula Magna di Chirurgia della Cittadella Universitaria di Cagliari, con la quale sì è dato ufficialmente inizio della fase di specializzazione dei dottorandi.
“Viviamo, ha detto il Presidente Solinas, un tempo di profonde e rapide mutazioni epocali, nel quale la pandemia ha solo accelerato un processo che era già in corso. Dire che i sistemi sanitari sono entrati in crisi con la pandemia non è un’affermazione scientificamente corretta. Essi vivono da qualche tempo delle criticità e delle complessità che sono oggetto di studio ormai da più parti. Penso al sistema inglese che da sempre ha alimentato il proprio fabbisogno di medici attingendo alle facoltà delle ex colonie o degli altri Stati, riservando i posti di dirigenza alla categoria della dirigenza medica locale. Oggi anche sistemi evoluti come quelli di Stati Uniti o Israele manifestano problemi riguardo agli organici”.
“La piena collaborazione instaurata tra il Rettore, la Regione e la classe medica rappresenta una saldatura ormai necessaria per ovviare a quel difetto di programmazione che oggettivamente c’è stato in passato. Se ci fosse stata una programmazione corretta a livello nazionale e regionale, sicuramente non saremmo nelle condizioni di gravi carenze di organici nelle quali oggi ci troviamo. Il problema di come ovviare a questa emorragia di professionalità è una emergenza di oggi, il che significa vedere i risultati in un periodo di medio termine. Abbiamo di fronte una sfida che ha la sua complessità nel combinare misure di stretta emergenza che devono dare risultati nell’immediato per gestire il tempo formativo di 6 10 11 anni, che ci porterà ad avere delle professionalità operative nel futuro. I numeri sono impietosi, ha detto il Presidente Solinas. Ad esempio, se osserviamo la situazione della medicina generale sappiamo che annualmente, per i prossimi cinque anni, avremmo in media 11000 ingressi a fronte di 33000 uscite. L’annus horribilis è stato da fonti statistiche certificate individuato al 2022, quando la forbice supera le 22392. E’ quindi un grande problema nazionale, che si riflette anche in Sardegna anche se con numeri meno gravi di Lombardia, Lazio, Campania, Veneto e Sicilia”.
“Al 31/12 del 2014 il sistema sanitario regionale contava 18251 unità; nel 2019 erano 14862.
Non è facile invertire questa tendenza, ha sottolineato il Presidente Solinas. Dal 2019 abbiamo aperto 134 procedure per il reclutamento di personale, ma abbiamo constatato il peso di un effetto definito overcall: mancanza di risposte alle chiamate. Riusciamo a coprire i fabbisogni solo 59% delle chiamate.
Nell’ anno peggiore, quello della pandemia del 2020, non ci siamo comunque fermati e abbiamo avviato ulteriori procedure per il reperimento di medici.
Grazie anche agli specializzandi, ha detto il Presidente Solinas, la Sardegna è riuscita ad affrontare in maniera ordinata questa pandemia, e il sistema sanitario sardo, pur con una sofferenza enorme, non ha lasciato indietro alcun paziente.
Questa è la regione che ha avuto minor numero di settimane di zona rossa o arancione, e il minore numero di settimane di chiusura. Sul fronte delle vaccinazioni, abbiamo messo in piedi un modello di hub che ha funzionato egregiamente con il grande impegno di tutti gli operatori.
Grazie ad una importante convergenza politica, abbiamo utilizzato risorse importanti sulle borse di studio, puntando su uno degli investimenti più qualificanti che la Regione possa fare in questo momento, i giovani medici.
Ma non basta. Riannodare il filo di un dialogo tra le Istituzioni è il presupposto fondamentale per costruire un nuovo sistema sanitario non solo all’altezza delle sfide dei tempi e della domanda di salute che i Sardi attendono, ma anche poter scommettere con forza sulla sanità pubblica, che è un presidio irrinunciabile. Intendiamo quindi, ha confermato il Presidente, realizzare nuovi ospedali.
Abbiamo bisogno di strutture moderne e di spazi adeguati per la miglior erogazione di prestazioni sanitarie di tecnologia all’avanguardia, di ospedali che possano attrarre le più alte professionalità mediche nel panorama nazionale e internazionale.
Uno sforzo comune, libero da condizionamenti e divisioni politiche, ha concluso il Presidente Solinas, che garantirà ai Sardi quella sanità pubblica cui tutti nostri cittadini hanno diritto”.
(ITALPRESS).
Solinas a specializzandi “Nostro migliore investimento per futuro”
Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]