AUSTIN (USA) (ITALPRESS) – Dopo aver saltato la stagione 2020 a causa della pandemia da Covid-19, Austin torna quest’anno nel calendario di Formula 1 con un aspetto leggermente rinnovato. Nel corso del 2020 la pista ha subito una parziale riasfaltatura che ha interessato circa il 40% della sua lunghezza totale. Anche se la rugosità del nuovo asfalto non è stata ancora misurata, sulla base dei dati disponibili Pirelli ha confermato la stessa nomination effettuata per Austin due anni fa, con le tre mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Questi pneumatici si adattano bene alle diverse sfide poste dal famoso circuito texano, entrato per la prima volta nel calendario di Formula 1 nel 2012. Il tracciato è infatti molto variegato con un layout ispirato alle curve di alcune delle piste più famose del mondo. In questo periodo dell’anno, il meteo in Texas può essere imprevedibile. Di conseguenza, sono state selezionate mescole che siano abbastanza adattabili a un’ampia varietà di temperature, anche se la gara di quest’anno si svolge un pò prima rispetto all’ultima volta. Il circuito è stato riasfaltato in alcuni punti: il rettilineo d’arrivo (compresa la pit lane) fino all’uscita della curva 1, l’uscita della curva 9 fino alla curva 10, l’uscita della curva 11 fino alla curva 12 e dalla curva 15 fino alla curva 19. Alcune sconnessioni nell’asfalto (tra la curva 2 e la curva 3, così come nei pressi delle curve 4, 6, 10 e 14) sono state sistemate utilizzando un processo di livellamento per rendere la superficie più uniforme. Una delle caratteristiche più insolite del COTA è la Curva 1, un tornante in salita verso sinistra. Questo rende molto difficile stabilire il punto in cui frenare, soprattutto alla partenza. Austin è una delle piste più impegnative in assoluto in termini di forze laterali, con diverse curve ad alta velocità tra i 250 e i 270 km/h nel primo settore e forze laterali fino a 4,5 g (specialmente sulla curva 6, per tre secondi).
Il Circuit of the Americas non è stato molto utilizzato di recente, perciò la pista potrebbe essere abbastanza “verde” all’inizio del fine settimana. Tuttavia, in programma ci sono la Formula 4 e le W series (al posto di Formula 2 e Formula 3), che aiuteranno a gommare l’asfalto e a ottenere un alto grado di evoluzione della pista. Nel 2019 ha vinto la strategia a due soste (medium-hard-medium) del pilota Mercedes Valtteri Bottas, mentre il suo compagno di squadra Lewis Hamilton è arrivato secondo con una strategia a una sosta da medium a hard. Tutte e tre le mescole hanno svolto un ruolo importante durante la gara. “Anche se le squadre hanno accumulato tanta esperienza sul tracciato di Austin, quest’anno affrontano una pista che è cambiata un pò rispetto al 2019, quando abbiamo corso qui l’ultima volta – avverte Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – Circa il 40% della pista è stato riasfaltato, ma a causa delle restrizioni per il Covid-19 non abbiamo potuto inviare il nostro personale per analizzare il nuovo asfalto, quindi le sue caratteristiche sono un punto interrogativo per tutti e scopriremo gli effetti finali sui pneumatici e sulle prestazioni della vettura in generale solo quando saremo lì. Come al solito, la nomination pneumatici è stata fatta sulla base dei dati ottenuti prima della gara, con le mescole centrali della gamma che ben si adattano alle circostanze. La battaglia per la vittoria del campionato si sta giocando sul filo del rasoio, quindi è chiaro che più ci avviciniamo alla fine della stagione, più ogni singolo elemento della strategia sarà determinante, come abbiamo visto nell’ultima gara in Turchia”.
(ITALPRESS).
Pirelli opta ad Austin per mescole adattabili a varie temperature
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