Bonifico sbagliato e appropriazione indebita, cosa si rischia e cosa fare. Restituzione bonifico errato causale: iter da seguire. Scopriamolo insieme.
Bonifico iban errato: cosa fare se si riceve impropriamente un accredito
Quando qualcuno sbaglia a digitare il codice IBAN, se questo non risulta inesistente vuol dire che è intestato a qualcun altro. Infatti non sono rari i casi nei quali si ricevono bonifici errati a proprio favore. Se per caso sul vostro conto corrente doveste ricevere un bonifico inaspettato, non consideratelo un dono del fato.
Molto probabilmente si tratta di un’errata operazione, che in realtà non era destinata a voi. Prestate dunque molta attenzione poiché a causa di un atteggiamento superficiale potreste diventare vittime di una vera e propria battaglia legale.
Bonifico sbagliato: come comportarsi e cosa si rischia
In caso di errato accredito sul vostro conto corrente, sapete che potreste essere accusati di appropriazione indebita?! In teoria dovreste immediatamente restituire tutto il denaro ricevuto. Per evitare problemi con la legge vi suggeriamo di richiedere una consulenza legale preventiva.
L’avvocato saprà indicarvi le modalità attraverso le quali restituire la somma di denaro senza rischi, magari accordandovi con la controparte che ha effettuato l’accredito. Vi consigliamo inoltre di non attendere i tempi di prescrizione dell’appropriazione indebita poiché anche in quel caso, sareste comunque responsabili di un atto illecito.
Bonifico, beneficiario errato iban corretto: cosa fare
Avete sbagliato a fare un bonifico? Magari il codice IBAN digitato era errato ma intestato ad un’altra persona e avete accreditato la somma di denaro a qualcun altro…. In questo caso la prima cosa da fare è rivolgersi immediatamente alla propria banca. Solo l’istituto bancario infatti può bloccare l’operazione.
L’annullamento tuttavia può essere effettuato solo entro tempi brevissimi (che variano in base alla banca); sostanzialmente l’istituto può annullare la procedura solo nella fase di “presa in carico” e prima del reale addebito. Se dunque trascorre troppo tempo (diciamo anche troppe ore) il bonifico sbagliato risulta irreversibile. Scopriamo nel corso di questo articolo, come procedere per ottenere la restituzione del bonifico errato causale.
Appropriazione indebita: cosa dice la legge
“Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito a querela della persone offesa con la reclusione fino a 3 anni e con la multa fino a euro 1.032” (articolo 646 del codice penale).”
L’appropriazione indebita rappresenta un vero e proprio reato che si verifica nel momento in cui ci si appropria di beni o denaro altrui. In parole povere si tratta di un furto che si manifesta con modalità differenti, magari per un bonifico errato o in maniera subdola e volontaria.
Come comportarsi in caso di appropriazione indebita
Restituzione bonifico errato causale
Se siete stati vittime di un reato di appropriazione indebita, prima di procedere con la denuncia occorre verificare determinati elementi.
In primo luogo va comprovato l’elemento oggettivo, il torto subito insomma deve poter essere dimostrato con documenti o certificazioni (Per esempio se avete sbagliato ad effettuare un bonifico dovrete dimostrarlo attraverso una ricevuta che riporti i movimenti bancari effettuati).
Per quanto riguarda l’elemento soggettivo, in caso di dolo specifico, questo va constatato. Va appurata la volontà del malintenzionato di procurare un ingiusto profitto a proprio favore (o a favore di terzi).
Se avete difficoltà a reperire queste informazioni un avvocato penalista è la figura professionale che fa al caso vostro, saprà suggerirvi l’azione più consona.
Una volta terminate queste operazioni di controllo dovrete esporre una denuncia per appropriazione indebita presso le Autorità Giudiziarie competenti (commissariato di Polizia, Carabinieri, , Segreteria di procura etc.).
Ovviamente se l’appropriazione indebita si è verificata per un mero errore e se la persona che ha ricevuto i soldi è propensa alla restituzione, non è necessaria alcuna denuncia ma sarebbe sempre meglio muoversi guidati da un legale.
Appropriazione indebita: prescrizione del reato
Quando l’appropriazione indebita cade in prescrizione
Per calcolare i tempi di prescrizione di un atto di appropriazione indebita ci si riferisce alla data precisa durante la quale è stato commesso l’illecito. Generalmente un reato di appropriazione indebita può cadere in prescrizione dopo 6 anni (art. 157 del codice civile).
Come interrompere la prescrizione di un’appropriazione indebita
Se sono trascorsi i tempi di prescrizione e non avete ricevuto alcuna restituzione dell’ errato bonifico sappiate che non riavrete mai più il vostro denaro. Proprio per evitare questo rischio è opportuno prorogare i tempi di prescrizione prima dello scadere della stessa. Per farlo occorre:
- Citare in causa il soggetto debitore.
- Inviargli una diffida tramite pec o raccomandata.
La diffida deve essere redatta ai sensi dell’art 1219 del Codice Civile e deve riportare:
- Dati anagrafici del creditore.
- Dati anagrafici del debitore.
- Descrizione del caso, specificando la titolarità del credito e le relative mancanze contrattuali della controparte.
- Importo esatto del risarcimento.