ZANDVOORT (OLANDA) (ITALPRESS) – I 72 giri del Gran Premio d’Olanda saranno un pò un salto nel buio per tutti, ma sulla carta la strategia a due soste e quella ad una sosta sembrano abbastanza simili, anche se questo ovviamente dipenderà da una serie di variabili come la temperatura della pista e il degrado dei pneumatici. In realtà, i team tenderanno sempre verso una sosta come opzione predefinita, se possibile: soprattutto perchè il tracciato stretto e tortuoso di Zandvoort sembra rendere piuttosto difficili i sorpassi. La strategia migliore ad una sosta dovrebbe essere quella che prevede uno stint di apertura su P Zero Yellow medium C2 o su P Zero Red soft C3, seguito da uno stint finale più lungo su P Zero White hard C1. Il passagio da soft a medium sembra più difficile considerando i livelli di usura e degrado visti finora. Tuttavia, ci sono alcuni punti interrogativi che potrebbero mettere in gioco anche la doppia sosta, soprattutto se dovesse fare caldo o se il degrado fosse maggiore del previsto in particolare con la soft. Le molte interruzioni all’azione in pista viste finora suggeriscono anche che potrebbe essere possibile un periodo di safety car o una bandiera rossa durante la gara, e questo chiaramente modificherebbe completamente le strategie pianificate. Max Verstappen (Red Bull) è diventato il primo olandese a conquistare la pole per il Gran Premio d’Olanda, completando il suo giro più veloce con pneumatici P Zero Red soft C3 proprio alla fine della Q3. Verstappen è stato anche il più veloce nelle prove libere di questa mattina, precedendo entrambe le Mercedes, come in qualifica, sempre con pneumatici soft. Tutti i piloti hanno utilizzato la soft dall’inizio alla fine delle qualifiche, ad eccezione di entrambi i piloti Mercedes, che hanno montato i P Zero Yellow medium C2 per ottenere i loro migliori tempi in Q1 (avendo un treno di soft in meno dopo la FP3 rispetto a Red Bull). Di conseguenza tutti i primi 10 in griglia scatteranno domani con la soft. In Formula 3 Arthur Leclerc (Prema), fratello minore del ferrarista Charles, ha vinto sabato mattina la gara di apertura di Formula 3 in cui tutti i piloti hanno utilizzato pneumatici in mescola P Zero White hard. Leclerc è scattato veloce e all’uscita della prima curva era già al comando, posizione che ha difeso fino alla fine della gara vincendo con meno di un secondo di vantaggio. C’è stata una safety car a sette giri dalla fine, con un certo numero di piloti, tra cui il leader del campionato Dennis Hauger (Prema), che ha approfittato della ripartenza per recuperare altre posizioni. Ido Cohen (Carlin) è arrivato 12° e quindi partià dalla pole in Gara 2.
“E’ stata una sessione di qualifiche con diverse interruzioni e riprese con due bandiere rosse in Q2 e alcune sorprese, in linea con quello che abbiamo visto nella maggior parte delle sessioni svolte finora – il bilancio di giornata di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – C’è stata molta evoluzione della pista nelle qualifiche e i tempi più veloci sono arrivati proprio alla fine di ogni sessione, quindi questo ha avuto un chiaro impatto sulla strategia dato che i team hanno cercato di fare i migliori tempi uscendo dai box il più tardi possibile. In termini di strategia di gara, tutto è ancora in qualche modo aperto, con possibilità sia di due che di una sosta. Tuttavia, i team vorranno concentrarsi sulla sosta unica se possibile, e questa potrebbe essere fatta utilizzando la medium o la soft per il primo stint e la hard per quello finale. In mancanza di informazioni solide su cui fare affidamento, c’è anche la possibilità che team e piloti optino per qualcosa di diverso, scelta che forse potrebbe anche rivelarsi vincente”.
(ITALPRESS).
Verso strategia a una sosta in Olanda, Isola “Ma occhio a sorprese”
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