ROMA (ITALPRESS) – “Vaccinarsi contro il Covid è anche un dovere sociale. Noi non siamo mai stati No vax. Noi siamo per la sospensione dei brevetti affinché tutti nel mondo si possano gratuitamente vaccinare, solo così si possono sconfiggere le varianti e quindi il virus. È responsabilità del governo e del Parlamento di rendere per legge obbligatoria la vaccinazione. Se lo fanno, noi siamo d’accordo. Non è il momento delle divisioni e delle strumentalizzazioni». Lo dice il segretario della Cgil, Maurizio Landini, in un’intervista al Corriere della Sera dopo le polemiche nate dall’obbligo di green pass nelle mense aziendali.
«La nostra Costituzione prevede che l’obbligo di un trattamento sanitario possa essere assunto solo con una norma di legge. Credo sia venuto il momento di aprire seriamente questa discussione nel nostro Paese e in Europa. Spetta a governo e Parlamento legiferare. Noi siamo stati i primi a realizzare i protocolli per la sicurezza nei luoghi di lavoro e a prevedere le vaccinazioni in azienda».
In una situazione di emergenza pandemica, “parlare solo di green pass è riduttivo, serve una strategia complessiva e la conferma di tutte le misure di prevenzione a partire dai dispositivi individuali e dal distanziamento. Il green pass non può diventare uno strumento che divide e discrimina”.
Per Landini “serve una campagna di informazione straordinaria e mirata. Per questo, per il mese di settembre, noi proponiamo a tutte le associazioni di impresa di mettere a disposizione due ore aggiuntive di assemblee retribuite in tutte le aziende per fornire un’informazione adeguata sulla vaccinazione e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. È il momento di coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori, il consenso non si acquisisce sanzionandoli o punendoli ma rendendoli partecipi di un progetto comune che metta al centro la salute e la sicurezza e la qualità del lavoro».
(ITALPRESS)
Landini “Serve dialogo sul green pass in mensa”
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