Le vacanze stanno terminando e si pensa già alle lezioni. Per molti studenti torna l’incubo di interminabili ore di studio e di faticosi semestri scolastici. A tal proposito, quali potrebbero essere i pareri “scientifici” per non sprecare inutilmente tempo sui libri e apprendere in modo ottimale? Qui di seguito elenchiamo alcune tecniche per studiare bene, ricordando tutto.
Come studiare bene: calendarizzare e pianificare
Memorizzare elaborate nozioni attraverso un lungo e snervante programma di studio non darà risultati vincenti. Piuttosto, meglio dividere il malloppo di pagine da studiare in parti più piccole da distribuire nell’arco di più giorni. Il cervello è portato a codificare e a elaborare le informazioni quando lavora in questa modalità.
Mappe di orientamento
Rileggere più volte lo stesso paragrafo e sottolineare i passaggi chiave è una tecnica comprovata ma non è detto sia sempre efficace. Alcuni scienziati la ritengono controproducente poiché si rischia di calamitare l’attenzione su informazioni inutili e fuorvianti. Via libera invece a diagrammi, schemi o mappe concettuali per estrapolare i passaggi fondamentali. Le mappe sono utilissime sia nelle ore dedicate allo studio, sia in altri contesti, come ad esempio il ripasso della lezione sui mezzi prima di arrivare a scuola.
La palestra delle esercitazioni
Teoria e pratica vanno a braccetto. Mettiamoci ogni volta alla prova, anche con test che ci sembrano inadatti o per i quali non ci sentiamo abbastanza pronti. Sbagliare ci aiuterà a scoprire i nostri punti deboli e a individuare le risposte esatte. In questo modo, aumenteremo la nostra autostima nell’ottica di verifiche, esami o interrogazioni.
Zone di studio
Scegliamo un luogo tranquillo, ordinato e ben illuminato, che abbia tutto l’occorrente per la nostra attività di studio: quando entreremo in questa stanza, il cervello capirà, per una sorta automatica di condizionamento (priming) che è giunto il momento di concentrarsi. La stanza dovrà essere sempre la stessa. Studiare nello stesso ambiente aiuta a mantenere più alta la concentrazione perché elimina i nuovi impulsi. Un locale già utilizzato risulta più familiare e a “portata” di materiale.
Musica sì o no?
Se studi passati hanno dimostrato che studiare con un sottofondo di musica classica può favorire la concentrazione, ricerche più recenti evidenziano come avere un ritmo costante nelle orecchie possa al contrario distrarre dall’obiettivo e causare svogliatezza.
Studiare per insegnare
È stato dimostrato che se venissimo chiamati a insegnare, il nostro cervello codificherebbe e organizzerebbe le informazioni dello studio in modo più chiaro e coerente.
Tecniche per studiare bene: la fotolettura
Il passo più complicato della tecnica di fotolettura è il momento in cui il cervello assimila le informazioni direttamente dalle pagine che abbiamo di fronte. Per raccogliere velocemente le informazioni dal libro, si può usare uno schema di lettura veloce a nostra scelta.
La fotolettura si basa su un diverso modo di studiare un argomento. Occorre non comprendere il significato di ogni singola parola ma solo alcune delle informazioni più utili. Gli esperti infatti consigliano ai principianti di associare alla tecnica di lettura veloce, una fase preliminare in cui si sottolineano unicamente i concetti fondamentali.
Adeguato riposo
Riposare è importante quanto studiare bene e le ore di riposo andrebbero suddivise in cinque minuti per ogni quarantacinque minuti di studio e almeno un’ora per ogni quattro ore di studio. Il tempo dedicato al riposo non deve essere considerato tempo rubato allo studio ma è senz’altro un modo per rilassarsi e ricaricare le energie mentali. Solo così, incrementiamo la produttività del 75%.
Dopo una lunga giornata di studio, non è sufficiente un’ora per memorizzare un argomento. Al contrario, dopo un buon sonno notturno, basteranno pochi minuti per fissarlo in memoria. Il benessere mentale vale più del tempo sotto stress.
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