Fare shopping è una passione per molte persone. Non tutti sanno però che esiste persino una figura professionale dedicata a questa attività tipica del tempo libero. Stiamo parlando del Personal Shopper un vero e proprio consulente per gli acquisti. Una figura particolare che accompagna i propri clienti nello shopping, fornendo loro consigli su dove comprare ma anche su cosa comprare. Nei prossimi paragrafi conosceremo più da vicino questa professione.
Di cosa si occupa un Personal Shopper
Sintetizzando, una figura professionale come quella del Personal Shopper aiuta la propria clientela a fare shopping. Di primo acchito, sembrerebbe un lavoro semplice ma così non è, in realtà. Come tutte le professioni anche quella del Personal Shopper si basa su specifiche competenze. Un Personal Shopper deve innanzitutto capire chi è il cliente con cui si confronta, quali sono le sue esigenze e ciò che desidera realmente. Deve quindi possedere delle doti psicologiche che gli permettano di imparare a conoscere a fondo il proprio cliente.
Questa conoscenza si fonda anche sulla prassi di raccogliere il maggior numero di informazioni possibile, in modo tale da delineare lo stile di vita del cliente al fine di poterlo consigliare nel migliore dei modi.
Una volta approfondito questo aspetto, il Personal Shopper sfrutta la propria conoscenza di trend, Brand ma anche di negozi e di siti e-commerce per consigliare l’acquisto migliore al proprio cliente, con l’intento di soddisfare ogni sua necessità.
Si tratta di un servizio innovativo, al passo con i tempi, esclusivo e personalizzato che consente di ottimizzare l’esperienza di shopping, aiutando a goderla appieno in ogni suo singolo aspetto. Non a caso, l’obiettivo ultimo del Personal Shopper è di creare la migliore esperienza di acquisto possibile, per una completa soddisfazione da parte del cliente.
Altra caratteristica del Personal Shopper è una buona capacità imprenditoriale. Questa figura professionale deve saper costruire dei rapporti duraturi e deve saper curare il proprio portafoglio clienti. Deve inoltre essere in grado di gestire tutta la parte organizzativa e amministrativa: dalla stipula dei contratti fino alle collaborazioni con aziende e marchi di vario genere.
Come si fa a diventare Personal Shopper
Per diventare un buon Personal Shopper è necessario seguire dei corsi di formazione e di aggiornamento. I corsi sono necessari per approfondire e per apprendere tutte le competenze di cui si ha bisogno per svolgere una simile attività. Esistono anche specifici corsi online che si possono frequentare restando comodamente a casa propria.
Che tipo di opportunità di lavoro ci sono
Una figura come quella del Personal Shopper lavora generalmente come libero professionista a seguito dell’apertura di una partita IVA, operando come consulente per gli acquisti non sono nell’ambito fashion ma anche in settori quali i cosmetici e l’arredamento.
Spesso, tuttavia, un profilo di questo genere viene assunto direttamente nei negozi di un certo spessore, occupando più nello specifico un ruolo di Sales Assistant. La giornata di lavoro tipica è piuttosto flessibile ed è caratterizzata da una serie di appuntamenti. Per adattarsi alle preferenze e ai bisogni dei propri clienti, questa figura lavora spesso anche nei weekend e durante le festività, momenti in cui la gente fa shopping a pieno ritmo.
Quanto viene pagato un Personal Shopper?
Veniamo ora al lato economico. Quanto si guadagna svolgendo un lavoro di questo tipo? Nel nostro Paese, un Personal Shopper di medio livello può chiedere sui 150 euro per un pomeriggio di quattro o cinque ore trascorso con un cliente. A livelli più alti, questa figura può invece arrivare a chiedere anche 100 euro l’ora. All’estero è possibile guadagnare cifre più corpose. In linea generale, lo stipendio medio di un profilo professionale di questo genere varia comunque in base al livello di esperienza posseduto e al portfolio di clienti gestito.