EURO2020: L’ITALIA HA GIA’ VINTO ANCHE DA SECONDA

Siamo sinceri: non ci credevamo che l’Italia in pochi mesi potesse arrivare ai vertici del calcio europeo. Credevamo in quattro partite sicure e poi il resto si sarebbe visto lungo il cammino. Ne ha vinte già sei e anche se gli azzurri hanno faticato contro la Spagna, può starci di soffrire contro un avversario importante. Mancini ha trasformato quella che era diventata una Nazionale fallimentare in un team che può battersela con tutti. Certo, non possiamo sottacere come la squadra azzurra, partita al massimo contro Turchia e Svizzera, abbia in seguito sofferto, pur vincendo. Sei vittorie di fila all’Europeo, 33 partita senza sconfitte. Lasciando da parte il Galles, battuto con le seconde linee, difficili sono stati gli impegni che ne sono seguiti: con l’Austria la vittoria è arrivata nei supplementari, il Belgio ci ha tenuto in ansia fino all’ultimo. La Spagna si è arresa solo ai rigori. E qui bisogna dire che molti dei meriti di questa escalation azzurra li ha il portiere Donnarumma, uno dei migliori al mondo. Nella lotteria finale dei rigori ha parato quello decisivo di Morata che lo aveva battuto su azione appena entrato dopo aver fermato le Furie Rosse pure durante tempi regolamentari e supplementari. Questo graduale calo degli azzurri (che però non hanno mai perduto la grinta e la voglia di lottare sino in fondo) è dovuto alla stanchezza e al valore degli avversari che è cresciuto cammin facendo. Alcuni hanno risentito degli sforzi fatti. Gli stessi Immobile e Insigne sono apparsi in difficoltà. La Spagna ha messo sotto gli azzurri, se dobbiamo essere sinceri, ma i nostri non hanno ceduto e poi ai rigori si sono dimostrati (quasi) insuperabili. Solo Locatelli in pratica ha sbagliato. Ma si sa che quando si vince o si perde ai rigori la componente psicologica e quello della fortuna hanno una notevole rilevanza. E a noi non dispiace che Mancini sia un uomo fortunato, oltre che bravo. E’ uno dei quattro tecnici arrivati alla finale europea. Solo Valcareggi ha vinto nel 1968, mentre Zoff e Prandelli hanno perso sia pure in circostanze particolari. Vedremo come se la caverà l’attuale ct. Domenica l’Italia affronterà un avversario forte, in ogni caso, e perdere ci può stare. Ma essere secondi mentre le stelle di Francia, Germania, Belgio e Spagna sono parzialmente o totalmente tramontate, ha un significato tecnico e morale. Si è detto che gli azzurri abbiano trovato
spunto anche nell’infortunio di Spinazzola per dare il massimo. Ci crediamo, ma c’è stata pure la forza mentale del gruppo e il poter disporre di un portiere come Donnarumma. Ventisei titolari. Non sono iperboli. Una volta chi non giocava se la prendeva, ora remano tutti in una direzione. Noi siamo convinti che il miracolo della vittoria è possibile, anche se il centrocampo ha avuto un calo. E la difesa ha sofferto e l’attacco non è stato brillante come altre volte forse: lo si deve al fatto che gli spagnoli hanno fatto meglio il possesso palla e hanno attaccato. Gli azzurri non erano abituati a subire, ma ad attaccare. Ora il prossimo avversario avrà un giorno in meno per recuperare. Ma noi crediamo che, salvo infortuni, Mancini proporrà la stessa formazione. La Spagna (come l’Italia) sta crescendo e presto la ritroveremo ai vertici. Mancini ha fatto in fretta a ricostruire e a riportare nel posto che gli compete il nostro calcio. Per noi, l’Italia ha già vinto e speriamo che questo venga compreso da quelli che “abbiamo vinto, hanno perso”.

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