Ravasi “Resilienza nello sport, con nuovi modelli e stili”

ROMA (ITALPRESS) – Un momento di incontro e confronto per ripartire insieme perché, come ricordato da Papa Francesco durante la veglia pasquale del 2020, “siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda”. Con questo spirito si è svolto presso la Sala del Giubileo dell’Università LUMSA di Roma, l’incontro “Sport e Chiesa: Ripartiamo insieme”. “Lo sport ha sofferto e sta soffrendo molto le restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia e la Chiesa intende esprimere la propria vicinanza a tutti gli sportivi. La ripartenza dello sport dovrà avere una spiccata dimensione comunitaria: non possiamo chiedere allo sport di farcela da solo. E’ con questa visione comunitaria che vogliamo offrire il nostro contributo alla ripartenza”, ha evidenziato il Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, che ha promosso l’evento.

Ripartire con “resilienza che oggi è diventata quasi un mantra, è sulla bocca di tutti, ma che letteralmente significa rimbalzare o prendere il colpo per poter balzare in avanti. Dunque la resilienza guarda al futuro, a qualcosa di migliore. In questo senso credo che anche nel mondo dello sport questa parola possa entrare con nuovi modelli e nuovi stili”, ha detto ancora Ravasi. Un momento di confronto per ricordare quanto Chiesa e sport siano “due mondi che da molto tempo interagiscono. Adesso bisogna ripartire insieme, non solo ricominciare da dove ci si era fermati, ma andare avanti con una visione nuova” ha detto Monsignor Melchor Sanchez ricordando che “nessuno si salva da solo”. L’incontro, promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura, la Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e l’Ufficio per la Pastorale dello sport della CEI, è stato un momento per rilanciare l’alleanza tra il mondo dello sport e la Chiesa. Proprio attraverso l’alleanza “fondamentale per affrontare qualsiasi difficoltà, possiamo rialzarci in piedi. In questo senso il Governo si deve impegnare, non solo con gli interventi economici, per fare sì che lo sport riparta, ma anche volgere l’attenzione ad alleanze positive. E quella con la Chiesa è una di queste”, ha sottolineato il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.

Una ripartenza che deve vedere impegnate tutte le forze politiche, istituzionali, sociali “per portare il sistema sportivo nelle scuole, come fanno molti paesi nel mondo. Questo è il vero gioco di squadra”, ha precisato il presidente del Coni Giovanni Malagò. Un gioco di squadra e alleanze che “permetterà di ripartire, cominciando da una scuola che si basi su una struttura solida e competente, e diventi base anche per le parrocchie e gli oratori”, ha aggiunto il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli. “Noi siamo abituati a ripartire. Gli atleti paralimpici ben conoscono la resilienza e sono un esempio per chi vuole avvicinarsi allo sport, rappresentano la capacità di fare comunità, di stare insieme, mettere nelle condizioni le persone di guardare ai propri limiti ma anche alla loro enorme potenzialità”, ha detto il presidente del Cip Luca Pancalli. Agire insieme, dunque, “per raggiungere una somma non disarticolata ma armoniosa, verso l’obiettivo che deve essere il bene comune, molto più importante di quello individuale”, ha concluso il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi.

Nel corso dell’incontro è stata presentata una roadmap di iniziative per i prossimi mesi. Il primo appuntamento sarà un simposio sullo sport “Epos, Ethos, Paideia, Polis” ad Olimpia, in Grecia, dall’1 al 5 settembre, promosso dall’Ufficio Sport della CEI, per scrivere un Manifesto-Azione in cui delineare alcuni orientamenti di sviluppo dello sport per i prossimi anni.
(ITALPRESS).

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