La Fondazione Ri.Med vince il premio Innovabiomed

ROMA (ITALPRESS) – Parole d’ordine: innovazione, networking e trasferimento tecnologico. Innovabiomed, il network place per l’innovazione biomedica, si svolto a Verona e ha visto la partecipazione di oltre 50 aziende ed enti e centinaia di visitatori: medici, ricercatori, esperti della produzione di dispositivi ed investitori, insieme per connettere discipline, competenze e professionalità.
La Fondazione Ri.MED è stata giudicata la realtà che al meglio incarna lo spirito dell’evento; il Comitato scientifico di Innovabiomed ha così motivato la scelta: “Questa realtà risponde alle richieste di una sanità efficiente e connessa con tutti gli elementi della filiera della salute. Un esempio di convergenza fra salute, scienza e industria con un forte impatto sociale ed elevata caratterizzazione tecnologica”.
Ricerca traslazionale significa partire dai bisogni del paziente, promuovere una cultura di stretta collaborazione tra medici e ricercatori: questa è la formula vincente della Fondazione Ri.MED, alla base anche del cluster con ISMETT e UPMC. “Puntiamo ad una ricerca sostenibile incentrata sulla generazione di valore attraverso la proprietà intellettuale ed il trasferimento tecnologico – sottolinea il direttore generale Alessandro Padova -. A Verona erano presenti i team Ri.MED di Burriesci e D’Amore, impegnati nella creazione di valvole cardiache innovative, oggi in fase di sviluppo preclinico. Parliamo di due esempi concreti di innovazione scientifica, che hanno portato alla creazione della start-up Neoolife – in collaborazione con i nostri partner University of Pittsburgh e UPMC – ed all’attrazione di fondi di investimento privato ed importanti finanziamenti dalla Comunità Europea. E quindi importanti ricadute economiche e sociali sul territorio”.
Padova conclude con un riferimento al premio vinto: “La ricerca non si ferma e, anzi, deve continuare ad alimentarsi con nuova linfa, per questo abbiamo deciso di investire i 10.000 euro ricevuti per finanziare un tirocinio in ambito scientifico, che verrà bandito entro la fine dell’anno”.
A ritirare il premio a Verona per conto della Fondazione Ri.MED, il professor Gaetano Burriesci, Group Leader in Bioingegneria e Dispositivi medici: “Sono orgoglioso che Ri.MED abbia ricevuto questo prestigioso riconoscimento nella prima edizione della sua istituzione ed onorato di aver rappresentato la Fondazione insieme agli altri colleghi presenti a Verona. Voglio leggere questo premio come una conferma del fatto che il nostro impegno nel creare una cultura di innovazione biomedicale sta già cominciando a dare i frutti sperati. E’ stato anche molto incoraggiante avvertire che siamo solo una delle tante realtà italiane che stanno facendo da motore in quest’area. A tal proposito, un ringraziamento speciale va agli organizzatori dell’evento, che, malgrado le difficoltà di questo periodo, hanno saputo allestire con successo quest’opportunità di networking tra le competenze biomedicali presenti in Italia, confronto oggi essenziale per costruire un sistema competitivo, che impieghi al meglio il grande potenziale presente”.
Una dichiarazione di stima è arrivata dal vicepresidente della Regione siciliana, Gaetano Armao: “Ho partecipato con grande compiacimento – ha dichiarato Armao – all’importante riconoscimento tributato alla Fondazione Ri.MED, nel corso dell’Innovabiomed di Verona, illustrando lo straordinario progetto del Cluster Rimed-Ismett2 e che conferma la lungimirante scelta del Governo centrale e di quello regionale, anche grazie al grande lavoro dell’assessore Razza, di localizzare in Sicilia uno dei più importanti poli di ricerca e sviluppo in campo biotecnologico e biomedicale a livello internazionale, in partnership con la University of Pittsburgh e UPMC. Un impegno, quello della promozione dell’innovazione, che il Governo Musumeci sta portando avanti con vigore e di cui Ri.MED rappresenta un elemento di riferimento”.
Ri.MED è stata presente a Verona con una rappresentanza di ricercatori del gruppo del professor D’Amore (Ingegneria dei Tessuti), del gruppo del professor Burriesci (Bioingegneria e Dispositivi medici) e del gruppo di Immunoterapia con la dottoressa Badami. D’Amore, Ri.MED Group Leader in Ingegneria dei Tessuti, è stato inoltre invitato a presentare – in collegamento da Pittsburgh – la sua innovativa valvola cardiaca al convegno “Il domani è già realtà. Dalla ricerca di base all’innovazione”.
(ITALPRESS).

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