Siccità, l’allarme dell’Anbi “Emilia Romagna più arida di Israele”

PERDURA LA SITUAZIONE DI GRAVE SICCITA' AL LAGO DI BRACCIANO. MALGRADO LA RIDUZIONE DELLE CAPTAZIONI DA PARTE DI ACEA IL LIVELLO DELLE ACQUE CONTINUA A SCENDERE PASSANDO DA -160 CM AI PRIMI DI AGOSTO AGLI ATTUALI -190 CM

BOLOGNA (ITALPRESS) – Non piove più: gli effetti del cambiamento climatico colpiscono in modo evidente il territorio bolognese e romagnolo. A segnalarlo è l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), sottolineando che le ultime, scarse precipitazioni cadute per lo più “a macchia di leopardo” in Romagna risalgono a 40 giorni fa. Dall’inizio dell’anno il totale delle piogge è di circa 170 millimetri, cioè la metà esatta della media del periodo ed inferiore di almeno il 40% alle precipitazioni registrate nell’arido territorio di Haifa, in Israele. E’ un trend, che si ripete dopo l’anno più siccitoso in tempi recenti, cioè il 2020, a conferma dello stabilizzarsi di una situazione di criticità idrica, accentuata dall’emergenza climatica. Lo stato del fiume Po preoccupa per la precoce discesa del livello (oggi a circa il 30% della portata storica): è da lì, infatti, che trae origine il canale Cer, indispensabile “autostrada dell’acqua”, che trasporta risorsa idrica dal Ferrarese a Rimini lungo un tracciato di 135 chilometri; infatti, attualmente la somma delle portate dei fiumi appenninici della regione non arriva alla metà di quella del canale, oggi pari a 55.000 litri al secondo.
Le rilevazioni più aggiornate segnalano che quest’anno il sistema Cer ha già distribuito oltre 150 milioni di metri cubi d’acqua a servizio dell’agricoltura, nonchè per i potabilizzatori di Romagna Acque e di Hera-Imola, per il termovalorizzatore dei rifiuti di Bologna (Hera), per l’industria (petrolchimico di Ravenna e primarie realtà agroindustriali), nonchè per oltre 4.000 ettari di zone umide, tra cui alcune di importanza internazionale (convenzione di Ramsar). “E’ la più evidente dimostrazione della multifunzionalità, che possono assumere le opere idrauliche e che è alla base della nostra progettualità: dai 23 nuovi bacini previsti dal Piano di Efficientamento della Rete Idraulica ai mille laghetti medio-piccoli della proposta lanciata con Coldiretti” ricorda Francesco Vincenzi, Presidente di Anbi.
(ITALPRESS).

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