Sileri “Variante indiana non elude il vaccino, switch è sicuro”

ROMA (ITALPRESS) – Lo switch, per intenderci il cambio di vaccino tra la prima e la seconda dose, non provocherà problemi né sul lato della sicurezza né tantomeno rallenterà la campagna di immunizzazione. A sostenerlo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress. “Lo switch è molto ragionevole e anche supportato da una evidenza scientifica. L’Italia non è l’unico Stato che lo sta facendo. Pare non ci siano controindicazioni nel farlo, ma che possa esserci una risposta immunitaria migliore”. Sileri manifesta un certo disappunto per le polemiche di questi giorni. “Tutta la polemica sulla sicurezza è francamente inutile. Una polemica che incrementa l’esitazione nei confronti della vaccinazione. Molte persone non credono nello switch e chiedono di essere vaccinate con una seconda dose di AstraZeneca. C’è una confusione che deve essere rimossa grazie a una migliore comunicazione”.
Un caos comunicativo del quale, per il sottosegretario, sono in parte responsabili le varie autorità europee. “L’Ema, così come altre agenzie europee, si sono orientate almeno per Astrazeneca a non mettere un limite di età, altre sì, sicuramente se a livello europeo ci fosse stato una linea comune avrebbe aiutato la comunicazione e la fiducia nei confronti del vaccino”. Sileri rivendica la scelta di bloccare la somministrazione agli under60 del vaccino Astrazeneca. “Oggi – prosegue – è inutile prendersi un rischio di una complicanza rarissima visto che il vaccino circola pochissimo, anche quel rarissimo è troppo. Ecco perché l’Italia ha bloccato l’utilizzo sotto i 60 anni”. Al centro dell’intervista anche le preoccupazioni sollevate dalla variante Delta, la cosiddetta variante indiana: “La variante indiana genera preoccupazione perché ha in seno due mutazioni, di cui una la rende più diffusibile e un’altra tende a dare una possibilità di resistenza ai vaccini, resistenza parziale. E’ molto probabile che i vaccini funzionino bene anche su questa variante; faccio fatica a pensare che questa variante eluda completamente i vaccini”. Variante che al momento in Italia non sembra creare particolari preoccupazioni.
“In Italia la variante Delta – chiarisce infatti Sileri – ha una circolazione estremamente bassa del 3,5%”. Per Sileri resta fondamentale vaccinarsi, anche in vista della circolazione di varianti temibili. “Nel Regno Unito la stragrande maggioranza di chi ha necessitato di assistenza dopo essere stato contagiato da questa variante non era vaccinata. Solo una quota estremamente bassa aveva ricevuto una doppia dose. Questo ci insegna che bisogna vaccinarsi e completare le seconde dosi”. Il sottosegretario rassicura anche su un altro rischio generato dal cambio di vaccino in corso, il rallentamento del piano e l’allontanamento dal tanto agognato obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge. “Non credo che il piano vaccinale subirà ritardi. Credo che rimarremo nei tempi. Vedremo un calo delle vaccinazioni nel periodo estivo. Rimarranno coloro che devi convincere, ma le dosi non mancano”.
(ITALPRESS).

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