Riccardo Piunti eletto nuovo presidente del Conou

ROMA (ITALPRESS) – Riccardo Piunti è stato eletto nuovo presidente del Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati (Conou), al termine dell’assemblea ordinaria dell’ente ambientale, di cui fanno parte 926 consorziati, suddivisi in 4 categorie. Massimo Ravagli ricoprirà la carica di vicepresidente. Eletti anche i 12 componenti del Coda e i 5 del Collegio sindacale. Il nuovo presidente riceve il testimone da Paolo Tomasi, dal 2003 a capo del Consorzio. Ingegnere nucleare con una lunga esperienza di vertice nell’industria petrolifera, Piunti è chiamato a coordinare una filiera di settanta aziende operanti nel settore della raccolta e della rigenerazione degli oli lubrificanti usati in tutto il Paese. “Oggi il Conou rappresenta un esempio di economia circolare ‘compiutà; si tratta ora di mantenere i risultati di eccellenza raggiunti e di procedere nella direzione dell’integrazione della filiera, investendo nel progresso tecnico e digitale delle imprese che costituiscono la rete di raccolta e di rigenerazione dell’olio usato”, ha sottolineato Piunti, inaugurando il suo mandato che lo vedrà al vertice consortile per i prossimi tre anni. “Oggi registriamo una forte crescita dell’utilizzo di olio minerale in ambito industriale ed è per questo che la sfida della qualità dell’olio usato all’interno della filiera e presso i produttori del rifiuto sarà decisiva, non soltanto per non gravare sull’attività di rigenerazione degli oli usati, ma anche per facilitare la produzione di basi lubrificanti evolute, idonee ai nuovi tipi di lubrificanti che si stanno affacciando e consolidando sul mercato”, ha aggiunto.
Su un totale di circa 369 mila tonnellate di olio lubrificante immesse al consumo nel 2020, l’olio del settore trazione è sceso del 13% mentre l’olio impiegato dall’industria, grazie all’attività ininterrotta delle aziende italiane, è sceso solo del 7,5%, dando, nel secondo semestre, un segnale di crescita di quasi il +5% sul 2019 poi consolidato al +8,5% tra settembre 2020 e febbraio 2021. La filiera consortile ha provveduto nel 2020 alla raccolta di 171 mila tonnellate di rifiuto, avviandone a rigenerazione la sostanziale totalità (169 mila tonnellate), con una produzione di basi lubrificanti di 109 mila tonnellate e una resa stabile del 65%. In termini percentuali la quota di rifiuto avviabile a rigenerazione nel 2020 ha interessato il 98,8% degli oli minerali usati raccolti, in lievissimo calo rispetto al 2019 quando furono il 99,9%.
(ITALPRESS).

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