“Negli ultimi anni, numerosi
dibattiti sull’immigrazione al Parlamento Europeo, nessun
risultato. Le morti in mare continuano, cosi’ come gli arrivi
illegali, a migliaia”. Lo ha detto Annalisa Tardino,
europarlamentare della Lega, coordinatrice ID in Commissione Libe,
nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento
Europeo. “I dati in Italia sono triplicati – ha aggiunto – Frontex
dice che gli arrivi nel Mediterraneo segnano un piu’ 157%, in 70
mila sarebbero pronti a partire in direzione Sicilia. A parte
l’azione di qualche singolo come Matteo Salvini, che da ministro
con coraggio ha gestito l’emergenza, dall’Europa solo segnali di
debolezza e immobilismo. Le parole di solidarieta’ e cordoglio da
Bruxelles non bastano, occorrono politiche concrete. Questo
dibattito rappresenta l’ennesima sconfitta, grazie a chi qui e in
Commissione continua a inseguire idee irrealizzabili, tanto
ammantate di buonismo quanto fallimentari nella pratica. Si doveva
discutere di morti in mare e dell’emergenza Lampedusa, si e’
preferito parlare di attivita’ di ricerca e salvataggio in mare,
anche se, va ricordato, nel 2019 l’aula ha gia’ bocciato la
risoluzione su questo argomento. L’attivita’ delle Ong non puo’
essere la soluzione, nemmeno le vecchie operazioni Ue in mare, che
anzi incentivano le partenze illegali. Evitiamo le morti. Fermiamo
le partenze. Tuteliamo davvero i diritti di tutti, di chi ha
bisogno di protezione e di chi e’ stanco di subire disagi. Basta con gli hotspot dei falsi buonisti – ha concluso
l’eurodeputata – utilizzati solo per accogliere coloro che state
rendendo gli schiavi del nuovo millennio”.