Pnrr, Marevivo “Dove sono il mare e i suoi 8.000 km di coste?”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Governo ha aumentato gli investimenti sull’ambiente ma mancano gli obiettivi della Mission Healthy Oceans, Seas, Coastal and Inland Waters, come se l’Italia fosse la Svizzera o l’Austria. Il mare italiano è un quinto di tutto il Mar Mediterraneo, rappresenta uno scrigno di biodiversità e produce il 3 % del nostro PIL. Sicuramente il cambiamento energetico rappresenta un passo fondamentale, ma non possiamo dimenticare che il mare, se in buona salute, produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe il 30% della CO2 prodotta. Tutto questo è prioritario per combattere i cambiamenti climatici”. Lo evidenzia Marevivo in una nota a proposito del Pnrr. “Un importante capitolo è stato dedicato allo sviluppo dell’idrogeno ma – continua l’associazione – non è stato specificato che deve trattarsi di idrogeno “verde”: si tratta di un passaggio fondamentale che non può essere trascurato, lasciando la porta aperta a produzioni di idrogeno non in linea con la strategia europea”.
Marevivo ha proposto in audizione al Senato di digitalizzare la natura italiana, specie per specie, habitat per habitat compreso il mare, con una proposta circostanziata, e di istituire un sistema osservativo che ci mettesse in grado di tenere sotto controllo lo stato del capitale naturale, anche per verificare l’efficacia delle misure di sostenibilità. “Nella digitalizzazione dei parchi c’è qualche brandello della proposta iniziale, ma – si sottolinea – assolutamente non sufficiente alle esigenze del nostro patrimonio naturale. Marevivo ha inoltre proposto l’introduzione di biodiversità ed ecosistemi nei percorsi di formazione, dalle scuole materne all’università, per ovviare alla gravissima carenza culturale che affligge il nostro Paese. Di questo non c’è traccia, come non c’è traccia dell’istituzione di un istituto nazionale su biodiversità ed ecosistemi”.
“Questa occasione unica di cambiamento avrebbe dovuto vedere il trionfo delle nostre visioni: in realtà c’è ancora molto lavoro da fare. Marevivo – conclude la nota – torna a chiedere l’istituzione di una cabina di regia alla Presidenza del Consiglio per il mare che possa sviluppare una politica integrata che sostenga la valorizzazione di un ecosistema indispensabile per la vita dell’uomo sulla Terra”.
(ITALPRESS).

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