Un’estate più libera con rientro a casa a mezzanotte, contagi permettendo, e con l’aumento delle vaccinazioni. E’ la previsione fatta dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress. “Non credo che terremo il coprifuoco fino al 31 luglio, anche perché il numero dei ricoveri, delle terapie intensive occupate andranno sempre meglio – ha detto -. Forse avremo una fase in cui i contagi saliranno ma tra i più giovani. Il rientro a casa entro le 22, non mi piace la parola coprifuoco, ha un rilievo scientifico, tra le 22 e le 23 non credo ci sia una grande differenza in termini di contagi. Credo che in questo momento sia giusto il rientro alle 22 per garantire i controlli, oggi è molto sensato”. Sileri ha spiegato che occorre “aspettare due settimane per valutare se c’è una ripresa dei contagi, nel frattempo si deve valutare se c’è un calo dei ricoveri, e poi piano piano allentare fino alle 23 o alle 24, nelle prossime settimane, è sensato tenerlo alle 22. Stiamo aprendo in anticipo rispetto al previsto, e stiamo riaprendo di più rispetto a quelle che erano le attese. Oggi abbiamo un bonus: il calo dei contagi, andiamo avanti due settimane, aumenteranno anche i vaccinati con la prima dose. Non credo avremo ancora il coprifuoco il primo luglio, a meno che non arrivi una variabile strana”.
Non piace al sottosegretario la contrapposizione tra aperturisti e rigoristi: “Questa cosa non dovrebbe esistere, si tratta di buon senso. Le chiusure proteggono dalla diffusione del virus, prima le fai meno dureranno, ora c’è un passaggio di testimoni tra i due dottori che stanno curando l’Italia: da una parte c’è il dottor chiusura, dall’altro c’è il vaccino, si può passare così da un’azione di chiusura ad una di riapertura protetta dalla vaccinazione. Cosa fare in futuro? Vigilare, aprire sempre di più, calcolando però che potrebbero rendersi necessarie della chiusure se dovesse arrivare una variante che elude i vaccini”. Sileri ha parlato anche del suo rapporto con il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Lui è più rigorista, io più aperturista, ma con giudizio, quindi a volte abbiamo avuto delle visioni diverse, ma questo è anche utile. La mozione di sfiducia, appena presentata, fa male, non è il momento, ora che la vaccinazione sta andando molto bene”.
La campagna vaccinale “è partita male, per diverse ragioni, è stata creata confusione, non solo da noi. Ora il generale Figliuolo sta facendo un lavoro eccezionale, nel mese di maggio arriveremo a fare 500 mila dosi al giorno, il numero di vaccini sta salendo”.
Il sottosegretario ha messo in guardia: “Anche se fatta la seconda dose di vaccino bisogna seguire tutte le regole, dal distanziamento all’obbligo della mascherina. Il vaccino protegge dalla malattia grave, dalla morte, però rischi di poter trasmettere il virus”. Per Sileri oltre ad andare avanti con le vaccinazioni si deve lavorare per lo sviluppo di altri tipi di vaccino: “C’è la possibilità di varianti. Sputnik e altri vaccini sono benvenuti, ma attraverso un rigoroso controllo attraverso gli enti regolatori. Su AstraZeneca è partita male la comunicazione fin dall’inizio, si tratta di complicanze veramente minime e il vaccino mRna forse sarà il futuro”. I No Vax? “Credo che il medico o il sanitario No Vax sia incompatibile con la professione che fa. E’ stato giusto mettere delle sanzioni per chi mette a rischio la vita degli altri”. “Il pass vaccinale europeo non è obbligatorio, è qualcosa di utile, torneremo alla vita di prima, convivendo con un virus che purtroppo continuerà ad essere presente, ma che non determinerà il numero di morti che vediamo ad oggi. Torneremo a riabbracciarci, purché vaccinati”, ha concluso Sileri.
(ITALPRESS).
Sileri “Torneremo a riabbracciarci, purché vaccinati”
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