Cancelleri “Colmare il gap infrastrutturale con il Recovery Plan”

“Credo che per molti aspetti sia l’ultima chance. Questa volta non possiamo mancare a un appuntamento importante con la storia e bisogna farsi trovare pronti. Servono però alcune precauzioni altrimenti, anche se saremo all’appuntamento, non saremo ben vestiti”. Lo ha detto Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture e mobilità sostenibili, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia di Stampa Italpress, parlando del Recovery Plan.
“Sul Pnrr – ha spiegato Cancelleri – la fetta per le infrastrutture è enorme: per l’esattezza 48 miliardi. Più ulteriori risorse messe a disposizione da fondi europei fuori dal Pnrr, altri 40 miliardi. Stiamo intervenendo finalmente su storture del nostro paese che creavano un gap infrastrutturale e stiamo dando dignità ad alcuni territori. Oggi finalmente – ha proseguito – si parla dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria e di alta velocità di rete e alta capacità in Sicilia, collegamenti che finalmente diventano moderni e restituiscono al nostro paese la possibilità di performare in maniera migliore”.
Per il sottosegretario “la prossima sfida sarà quella di una coalizione commerciale tra i Paesi del Nord Africa. Se non abbiamo un Sud forte, infrastrutturato e pronto ci faremo scavalcare da spagnoli, francesi e tedeschi. Prendiamoci per una volta un vantaggio che la geografia ci ha dato”.
Cancelleri ha parlato di “vari interventi molto importanti”, anche per i porti. “Stiamo dando al nostro paese – ha spiegato – un’immagine con standard europei ma soprattutto ci stiamo mettendo alla prova per gareggiare con i grandi. Oggi le navi che arrivano da Suez passano davanti al canale di Sicilia, escono da Gibilterra e vanno nei grandi porti di Rotterdam e Amburgo. Se riusciamo a infrastrutturare i porti del meridione faremo fare a queste navi giorni in meno di navigazione e porteremo quelle ricchezze in Italia”.
Per l’esponente del M5S, però, “la burocrazia va messa al bando”. Su questo fronte ha ricordato, tra l’altro, il decreto Semplificazioni e lo sblocco di opere che “servono all’Italia”.
Di fronte all’emergenza coronavirus e alle misure anti-contagio emerge anche la questione trasporti. “Fino alla fine del 2020 – ha sottolineato – abbiamo dato 300 milioni alle Regioni” di cui “100 milioni per ristorare i mancati introiti delle aziende che fanno trasporto pubblico locale e 200 milioni per servizi aggiuntivi. C’è un settore che in questo momento è a braccia conserte, quello dei bus turistici, che chiede di entrare in campo per dare una mano”.
Per Cancelleri quando qualcosa “non funziona il ministero deve commissariare, deve prendersi la responsabilità di muoversi su tutto il territorio nazionale. I contratti con le aziende di bus turistici – ha aggiunto – dovevamo farli direttamente noi”. Per il filtraggio dell’aria sui treni, “se il Cts desse finalmente il parere, con il via libera potremmo installarlo sui treni e dare il 100% della capienza come per gli aerei”.
E il dibattito adesso è sul coprifuoco. “Il governo secondo me – ha detto – si è spinto oltre quella che era l’indicazione del Comitato tecnico-scientifico. Se avessimo seguito le indicazioni degli scienziati oggi non avremmo neanche dovuto aprire. Però il governo si rende conto che non c’è solo una questione lavorativa ma anche psicologica”. Per il sottosegretario “quella delle 22 è una misura temporanea. Verifichiamo come sta andando: se i numeri ci daranno ragione cominceremo a dilazionare”.
In merito al M5S, Cancelleri ha dichiarato di essere “un sostenitore di un movimento guidato da Conte”. “Spero che faccia in fretta – ha aggiunto – perché secondo me questo movimento ha bisogno di un salto di qualità e di maturazione”. La piattaforma “è uno strumento enorme in quantità e qualità per fare esprimere gli iscritti” però “non possiamo ridurci alla cliccocrazia per scegliere candidati e ruoli perché così non scegliamo i più capaci”. Adesso quindi occorre che il movimento sia “suggestivo e affascini la maggior parte degli italiani in una sfida nuova. Mi piace molto questa leadership a due che Conte e Letta possono intraprendere e portare avanti”, ha affermato.
È in corso un confronto anche per le prossime elezioni in Sicilia. “Stiamo portando avanti una sana discussione con il Pd”, ha spiegato. “In questo momento la discussione che stiamo avendo – ha detto – ci sta facendo guardare anche a un’area moderata, che non abbiamo individuato e non ha una sigla. Miccichè? Non abbiamo nessun accordo con Gianfranco Miccichè che in questo momento continua a rimanere presidente dell’Assemblea e all’interno della maggioranza. Chiunque voglia parlare con noi – ha detto in riferimento al Movimento – è chiaro che prima deve abbandonare la maggioranza”.
“Dobbiamo dare una prospettiva a questa Regione”, ha aggiunto. “Non è il momento di dire chi: c’è anche questo toto-nomi – ha continuato – su chi è il candidato alla presidenza che ancora non abbiamo deciso e non se ne sta parlando”. Sulla possibilità di candidarsi ha chiarito: “In questo momento ho da fare il sottosegretario e da risolvere ancora qualche problema di infrastrutture in Sicilia”.
(ITALPRESS).

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