SUPERLEGA KAPUT, MILAN KO E INTER A +10

L’Inter, che ha pareggiato a La Spezia, è a +10 dopo la sconfitta interna del Milan contro il Sassuolo. L’Atalanta potrebbe diventare seconda, vincendo a Roma. Ovviamente si è parlato più della fallita Superlega che del campionato perchè gli interessi sono tanti e ne va del futuro del calcio. I club si sono sfilati dal progetto, uno dopo l’altro. Anche Milan (Maldini ha chiesto scusa: non glielo avevano detto!) e Juve, dopo l’Inter, hanno abbandonato e Agnelli ha alzato bandiera bianca. Ma ci chiediamo: su quali campi avrebbero giocato le società secessioniste se le istituzioni erano contro la Superlega? E con quali arbitri avrebbero giocato, visto che le federazioni erano schieratissime? Ora vedremo come andrà a finire con la banca americana che aveva finanziato il progetto e con i debiti. La Juve aveva perso il dodici per cento in borsa. Tutti minacciano di chiedere i danni. Questi sono altri capitoli che dovranno essere affrontati e discussi. E i debiti miliardari? E i procuratori? Perchè, inutile nasconderlo, anche Uefa e Fifa hanno avuto le loro brave magagne, come si è visto, in passato.
La verità è che il calcio è diventato un mondo di squali e appena sono finiti i soldi, gli squali si volevano mangiare fra loro. Ci riproveranno, vedrete. Intanto la capolista Inter, che spera di chiudere la pratica scudetto al più presto, ha pareggiato a La Spezia. Conte aveva recuperato Perisic, autore del gol del pareggio dopo il vantaggio spezzino di Farias (Handanovic non impeccabile). La squadra nerazzurra ha colpito un palo con Lautaro e ha avuto annullati due gol. De Zerbi non avrebbe voluto andare a San Siro, dopo l’adesione del Milan alla Superlega. Ha poi vinto, dimostrando che Davide può battere Golia. I rossoneri, privi ancora di Ibrahimovic, Bennacer e di Hernandez, avevano recuperato Calabria. I neroverdi hanno fatto il solito possesso palla e dopo il gol di Calhanoglu, Raspadori – entrato dalla panchina – ha segnato una doppietta. Il Milan è tornato a stentare a San Siro e l’Atalanta potrebbe ora scavalcarlo conquistando il secondo posto. L’appendice prevede infatti, con i posticipi, due partite importanti per la Champions: Roma-Atalanta (arbitro Calvarese) e lo scontro diretto fra Napoli e Lazio (Di Bello).
Anche se la Roma e Fonseca hanno fatto dell’Europa League l’obiettivo stagionale, non crediamo che i giallorossi si arrenderanno facilmente alla Dea che tuttavia sta andando a mille, ha un attacco atomico (72 gol) e viene dalla vittoria con la Juve dopo vent’anni e da dieci partite in cui non ha vinto una sola volta (a San Siro con l’Inter: 0-1). Gasperini recupererà Romero in difesa. La Roma, oltre ai vari infortunati, mancherà dello squalificato Diawara. Al Gewiss finì 4-1 per i nerazzurri: dopo il gol di Dzeko, segnarono Zapata, Gosens, Muriel e Ilicic. Ancora più interessante la partita del San Paolo dove le due squadre si stanno facendo avanti a forza di risultati. Dopo il pareggio con l’Inter, Gattuso vuol staccare la Lazio (una gara da recuperare) e schiererà subito Mertens contro il ritrovato cannoniere biancazzurro Immobile. Squalificato Demme. All’andata 2-0 per la Lazio (Immobile e Luis Alberto). Partita inizialmente non facile per la Juve, che ha trovato i propri goleador nei difensori Alex Sandro (doppietta) e De Ligt. Muti gli attaccanti. Priva di Chiesa, ma con Buffon, Bonucci e Ronaldo, la squadra di Pirlo era andata sotto (Brugman su punizione) e poi ha recuperato. Emiliani con un piede nella fossa.
In mezzo alla classifica, a Marassi, Genoa e Benevento hanno lottato con impegno nel primo tempo e Pandev (doppietta e centesimo gol) ha tenuto viva la partita del Grifone. Pareggio utile a entrambi. Il virtualmente retrocesso Crotone con la sua difesa di burro (80 gol subiti) ha resistito alla Samp un tempo, poi Quagliarella ha rotto l’equilibrio. La lotta per la salvezza aveva avuto un prologo con la Fiorentina che aveva fatto un bel passo avanti in classifica, vincendo a Verona (Vlahovic è a 16 gol) e mantenendo il distacco dalla penultima (+5 sul Cagliari). I gialloblu al terzo ko consecutivo. Pareggio in Bologna-Torino. Mihajlovic aveva lasciato a riposo qualche titolare e i granata speravano il terzo successo consecutivo, ma sono andati sotto (Barrow). Poi hanno pareggiato con un gran gol di Mandragora. La squadra di Nicola (con il Benevento) è a +3 sul Cagliari che ha vinto a Udine. I friulani senza lo squalificato De Paul (e si è visto) contro un Cagliari che ha schierato in porta il friulano Vicario. Dopo un gol annullato, Joao Pedro ha realizzato un rigore (che Musso aveva quasi parato). Nel prossimo week-end, sangue e arena in Fiorentina-Juve (e meno male che non ci sarà Chiesa…) e in Lazio-Milan.

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