Nesci “Impegno per risorse al Sud, il video di Grillo non polverizza il lavoro M5s”

ROMA (ITALPRESS) – “C’è stato un grande impegno da parte di tutti, anche a partire dal precedente governo, per assegnare risorse al Sud che superassero la soglia del 34%. È recente l’informazione della ministra: siamo arrivati al 39,4% di risorse, che è una media rispetto a tutte le missioni e le loro singole componenti. Poi non dimentichiamo i fondi strutturali e il fondo di sviluppo e coesione”. Così Dalila Nesci, sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale e deputata M5S, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia di Stampa Italpress, in merito alle risorse in arrivo dall’Europa e destinate al Mezzogiorno.
Per Nesci un “punto debole” è rappresentato dalla “capacità di spesa da parte degli enti locali, delle amministrazioni sul territorio che non hanno sempre – ha spiegato – le risorse professionali per elaborare i progetti, recuperare i fondi dell’Ue e per la concreta messa a terra. È notizia recente – ha continuato – delle 2.800 assunzioni che andranno proprio alle amministrazioni del Mezzogiorno d’Italia. È importante perché sono professionalità che andranno nei comuni” con l’obiettivo di “elaborare le proposte di progetto e rispondere ai bandi che deriveranno anche dal Recovery plan”.
Uno sguardo particolare anche alla transizione ecologica. “Oggi l’impianto delle nuove politiche economiche e industriali – ha affermato – deve essere improntato alla transizione ecologica ma anche solidale. Avere una nuova cultura dell’ambientalismo, che non è più solo quello di difesa ma vuole creare sviluppo sui territori, è una grande sfida che porta il nostro paese nel futuro e verso l’innovazione. Siamo anche uno dei pochi paesi in Europa – ha proseguito – che si è dotato di un ministero del genere. Oggi è il nostro focus: dobbiamo guardare al 2050 come ci chiede l’Unione europea. Penso che nel nostro paese – ha aggiunto – ci siano risorse, conoscenze e professionalità. Si tratta di mettere in rete queste energie”.
Le difficoltà del Mezzogiorno sono anche legate alle infrastrutture e al digital divide. “Da donna del Sud di origini calabresi – ha spiegato – conosco bene il dramma di non avere riconosciuti diritti di base, come avere infrastrutture fondamentali per lo sviluppo. Il nostro è un paese che è diverso dappertutto, anche per ragioni orografiche e storiche”. Le risorse che arriveranno, per Nesci, “disegneranno i prossimi 20 anni e se non riusciamo a incidere bene ora andremo ancora a rilento”. Da calabrese, una riflessione anche sulla sanità nella regione. “C’è un grande tema – ha detto – che deve trovare spazio ancora prima della questione della corruzione e dell’antimafia, quello della ripartizione delle risorse al Sud perché il fondo sanitario nazionale che viene ripartito regione per regione va a detrimento di quelle del Sud per i criteri che oggi esistono”.
“Oggi diamo per scontato il reddito di emergenza e di cittadinanza”, ha poi aggiunto. “In pandemia, se non ci fossero stati questi sostegni di base – ha continuato -, ci saremmo trovati ulteriormente in difficoltà”. Nesci si è soffermata anche sulla situazione politica. “Tornare con questo governo di unità nazionale alla sobrietà e all’equilibrio – ha evidenziato – è un arricchimento per tutto il sistema democratico”. Un riferimento anche al Movimento 5 Stelle: “Questo governo di unità nazionale – ha detto – spiega i motivi per cui avevamo fatto il governo prima con Lega e poi con Pd. Una volta abbandonata l’era dell’opposizione, la volontà di diventare forza di responsabilità, quindi di governo, lo ha catapultato in un’altra dimensione. Non tutti hanno accettato questa evoluzione, che è avvenuta di fatto. Forse – ha continuato – doveva essere maggiormente consapevolizzata dal movimento anche all’interno di un nostro contesto di comunità. Forse non siamo riusciti a farlo in tempo. Lo abbiamo fatto un po’ in ritardo con gli stati generali ma è un’evoluzione che si concluderà con l’arrivo di Conte”.
Per la sottosegretaria “se il Movimento 5 Stelle rimane dentro il sistema democratico è una garanzia e un’opportunità per tutti”. “Conte – ha spiegato – ha dato la sua disponibilità, ne siamo contenti e sono sicura che farà la sua proposta. Ma abbiamo anche il dovere di proseguire quel raccordo con centrosinistra, con il Pd e di rilanciare: essere noi quel contesto federatore che aggrega tutte le realtà civiche, moderate e riformatrici che non hanno una casa politica e hanno bisogno di essere entusiasmate e accolte”. Sul recente video di Beppe Grillo in difesa del figlio: “Rispettando l’autonomia della magistratura – ha detto – non commento il merito ma il video. È il video di un padre addolorato che soffre insieme alla sua famiglia ma c’è anche un’altra famiglia che soffre, quella della giovane donna coinvolta nella vicenda. Ho compreso la difficoltà umana – ha affermato – ma mi sono subito messa nei panni anche dell’altra famiglia che soffre. Quel video non può polverizzare in alcun modo il lavoro che il M5S ha fatto in questi anni sul codice rosso, sul ddl Zan, tanti passi in avanti. Siamo sempre gli stessi, sia prima che dopo quel video”. “Sono garantista e consapevole che il M5S sul tema della giustizia – ha aggiunto – deve ancora costruire una sua identità matura. È anche vero che siamo in un’epoca in cui certe posizioni vanno prese dal legislatore. Tutti – ha concluso – dovremmo farci domande sui processi mediatici e su come modificare la nostra cultura”.
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]