Come vendere oggetti su internet senza partita IVA: istruzioni per la vendita occasionale nel web, dall’apertura di un ecommerce ai marketplace per vendere oggetti online senza dover aprire una partita IVA.
Parliamo ancora di vendita diretta senza partita IVA, lo abbiamo già fatto nell’articolo su come partecipare ai mercatini senza partita IVA, oggi vedremo come portare a termine l’attività di vendita occasionale sfruttando il web e la compravendita online. Partiamo dalla domanda più diffusa: posso aprire un ecommerce senza partita IVA? Qui la risposta è no ma non mancano alternative per vendere online senza partita IVA.
Apertura ecommerce senza partita IVA
Ti abbiamo già detto che non è possibile aprire un ecommerce senza disporre di una partita IVA. Il motivo? Il mantenimento di un negozio online o ecommerce renderebbe l’attività fissa e non più occasionale, inoltre per le normative italiane è espressamente vietato vendere su un proprio sito se su questo non sono indicate le note legali.
Allora si può vendere da una pagina facebook? No, anche in questo caso non è possibile la vendita diretta. E’ possibile però sfruttare una pagina facebook per far conoscere al pubblico le proprie opere di artigianato. E’ vietato, però, esporre i prezzi.
In pratica, è possibile aprire un sito internet o una pagina facebook ma solo al fine di far conoscere al pubblico i propri lavori, il fine non deve essere la vendita.
In sintesi: non si può aprire un negozio online senza partita IVA, sia esso un ecommerce, sia una pagina Facebook. Allora come fare per portare a termine la vendita online proprio come faresti in un mercatino? Te lo spieghiamo subito!
Come vendere oggetti su internet senza partita IVA
Ricordiamo che per vendere oggetti senza partita IVA, a prescindere dal “luogo virtuale o fisico” dove si consuma la compravendita, è necessario che l’attività sia occasionale.
Per vendita occasionale s’intende un’attività in cui il compenso netto non supera i 5.000 euro annui e i 30 giorni lavorativi. E’ chiaro che per il fisco stabilire quanti giorni lavorativi impieghi per la tua attività è quasi impossibile, inoltre ci sono delle sentenze in cui la cassazione si è espressa in modo inequivocabile: per poter vendere senza partita IVA fa fede il volume d’affari (che deve essere inferiore, come premesso, a 5.000 euro netti all’anno) e non la quantità di tempo investita per l’attività.
Per poter vendere online senza partita IVA dovrai dimostrare di:
- avere un volume d’affari inferiore ai 5.000 euro al netto delle spese.
- Il lavoro non deve essere organizzato con attrezzature che facciano pensare a una produzione intesa.
- Non dovrai avere collaboratori o lavoratori subordinati ma dovrai svolgere la produzione in prima persona.
Al pari di ciò che avverrebbe in un mercatino dell’artigianato o hobbistico, con la vendita di oggetti online sei tenuto a rilasciare all’acquirente una ricevuta, niente paura: si tratta di una ricevuta generica che puoi compilare in piena autonomia, indicando il prezzo dell’oggetto e la data di vendita. Se vuoi aprire un’attività di vendita occasionale in internet senza partita IVA, queste ricevute ti serviranno al momento della dichiarazione dei redditi perché andranno dichiarate con il modello 730 o modello Unico.
Ma se non è possibile aprire un negozio online senza partita IVA, come faccio a vendere oggetti su internet?
Sfruttando servizi che ti offrono questa possibilità, i cosiddetti marketplace. Anche per vendere oggetti su Facebook esiste un marketplace. In questo modo puoi aprire un negozio online dove puoi vendere liberamente i tuoi manufatti sfruttando un servizio di terze parti.
I cosiddetti marketplaces fungono da intermediari per chi vuole eseguire la vendita occasionale nel web. Ogni piattaforma richiede una commissione per ogni transazione eseguita che generalmente si aggira intorno ai 3,5% dell’importo dell’oggetto che hai venduto. In questo modo ti sarà possibile vendere oggetti online da privato senza partita iva.
Puoi vendere oggetti di artigianato più disparati (collane, monili, vasi, accessori di moda, fotografie, dipinti, manufatti, cornici in legno, statue…) inoltre siti come ebay (e non solo) consentono anche la vendita di oggetti usati.
I “siti per vendere oggetti” o marketplace, sono facili da usare ma non sono gratis. Per vendere online gratis puoi contare esclusivamente sui siti di annunci ma l’idea di dover pagare una commissione sulle tue vendite non dovrebbe spaventarti. Il motivo? Se ti spaventa questo 3,5%, una volta che la tua attività sarà cresciuta e supererai i 5.000 euro annui… come la metterai con le tasse? 🙂 Per vendere online gratis, puoi caricare l’importo delle commissioni sul prezzo finale del prodotto, sarà poi il consumatore a valutare se per il tuo oggetto vale davvero la pena spendere quella cifra, se è davvero bello di certo per un 3,5% in più non ci penserà due volte!