La presenza di umidità è un inconveniente che contraddistingue molti contesti domestici. Il danno immediato che può manifestarsi in un’abitazione riguarda le pareti, sulle quali in genere compaiono macchie. Sul lungo termine l’umidità può però causare anche diverse problematiche di salute agli abitanti di una casa. L’esposizione costante all’umidità si associa infatti alla maggiore presenza di disturbi respiratori e di asma. Per questo motivo è opportuno correre ai ripari, cercando delle soluzioni per contrastare il problema. Tra queste rientra l’acquisto di un deumidificatore. Nei prossimi paragrafi scopriremo come sceglierlo, così da equipaggiarsi con un apparecchio realmente funzionale.
Che cos’è un deumidificatore
Un deumidificatore è un elettrodomestico appositamente studiato per ridurre il livello di umidità nell’aria. In genere questo tipo di apparecchio viene usato per motivazioni igieniche. La presenza eccessiva di umidità porta infatti alla formazione di muffa nell’ambiente circostante, cosa che può determinare rischi per la salute umana.
Il funzionamento di un deumidificatore è piuttosto semplice. Una volta collegato alla presa della corrente e acceso, il deumidificatore inizia ad aspirare l’aria, immettendola al suo interno dove viene raffreddata attraverso uno specifico gas refrigerante. In questa maniera, per effetto della differenza di temperatura, l’umidità presente nell’aria si condensa. L’acqua che ne deriva viene poi riversata in una apposita vaschetta di raccolta che deve essere svuotata quando risulta ormai piena. L’aria precedentemente aspirata viene a questo punto rimessa all’esterno completamente rigenerata e quindi priva dell’umidità iniziale.
Scegliere un deumidificatore: aspetti da valutare
Ma quali caratteristiche deve possedere un buon deumidificatore? Nel momento in cui si sceglie questa tipologia di elettrodomestico occorre valutare alcuni aspetti, per l’esattezza:
- la temperatura a cui l’elettrodomestico lavora;
- il peso e l’ingombro dell’apparecchio, se si prevede di utilizzarlo in diversi ambienti della casa;
- l’umidità massima che si può asportare, misurabile nel numero di litri nell’arco delle 24 ore;
- il volume del serbatoio per scaricare l’acqua;
- la possibilità di regolare il livello di umidità in maniera automatica;
- la presenza di filtri per purificare l’aria.
È bene ricordare che i filtri devono essere periodicamente puliti e sostituiti. In considerazione dell’esigenza di doverli sottoporre a interventi igienizzanti, è opportuno preferire i filtri lavabili.
Altro elemento da tenere in considerazione prima di procedere con l’acquisto di un deumidificatore è il volume dell’ambiente in cui si desidera utilizzarlo. Più l’ambiente è grande, più il deumidificatore deve risultare potente.
Nel momento in cui ci si trova a scegliere un deumidificatore è necessario valutare anche il rumore che l’apparecchio può generare. Nel caso in cui si viva all’interno di un condominio o comunque in un contesto in cui sono presenti più famiglie, è consigliabile puntare sull’acquisto di un deumidificatore che risulti il più silenzioso possibile. Questa accortezza permetterà di evitare eventuali noie con i vicini che possono essere disturbati dal rumore emesso dall’apparecchio durante il funzionamento.
Modelli di deumidificatore
Il mercato propone soluzioni capaci di accontentare le esigenze di acquisto più svariate. I modelli di deumidificatore si suddividono essenzialmente in fissi e in portatili.
La scelta varia a seconda dell’uso che si pensa di fare dell’elettrodomestico. In genere i deumidificatori fissi sono più efficaci.
Si possono inoltre distinguere due ulteriori categorie di deumidificatori:
- i deumidificatori passivi;
- i deumidificatori meccanico-refrigerativi.
I deumidificatori passivi sono maggiormente rumorosi. Per questo motivo sono poco consigliati in specifici contesti in cui si richiedono atmosfere più silenziose.
Scegliere un deumidificatore in base alla classe energetica
Al momento dell’acquisto di un nuovo deumidificatore si devono tenere in considerazione anche i costi per l’elettricità a lungo termine.
L’etichetta presente sui dispositivi permette di valutare l’efficienza energetica da subito. In seguito alle recenti modifiche apportate all’etichettatura energetica degli elettrodomestici, la classe migliore è attualmente indicata con la lettera “A”.
Per sapere con esattezza quanto consuma un deumidificatore domestico può essere comunque una buona idea procurarsi un wattmetro, collegandolo all’elettrodomestico. Questo accorgimento permette di conoscere la potenza consumata dal deumidificatore in un determinato lasso di tempo. Una verifica analoga può essere inoltre effettuata attraverso uno specifico misuratore di corrente Smart.